CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] suggerisce esso stesso ulteriori elementi drammatici. In questa varietà di strutture e di suggestioni risiede il pregio di "contrasti" in volgare italiano appaiono però varianti di gran conto. Il protagonista è ancora di condizione sociale superiore ...
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GUASCO, Francesco Eugenio
Cesare Preti
Nacque ad Alessandria il 3 nov. 1725 da Guarnerio Lorenzo, marchese di Castelletto d'Erro, e da Maria Violante Turinetti, dei conti di Perego. Secondo di quattro [...] di tempo un episodio dai contorni ancora in gran parte oscuri, documentato da una lettera al senatore Storia di Alessandria, III, Torino 1854, pp. 396 s.; G. Rossi, Varietà letterarie, Bologna 1912, pp. 411-421; G. Natali, Il Settecento, Milano ...
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BAGNOLI, Pietro
Nicola Carranza
Nacque a San Miniato (Pisa) il 21 dic. 1767, da famiglia di umili condizioni.
Il suo primo maestro fu un barbiere, cantore del duomo della città, al quale i suoi lo affidarono [...] ; Canzone pel parto dell'Arciduchessa M. Anna di Sassonia Gran Principessa di Toscana, Pisa 1822) e dava alle stampe una 1934, pp. 238, 392, 434 ss., 459, 820; A. De Rubertis, Varietà storiche e letterarie, Pisa 1935, p. 241; N. Micheletti, Nel 1°cent ...
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CARRARA (Alberti), Giovanni Michele Alberto
Gustav Ineichen
Nacque a Bergamo nel 1438 da Guido, medico e umanista; era il secondo di quattro figli, ma il primo che il padre, vedovo della prima moglie, [...] ; G. A. Suardo, 1784), la produzione del C. sfuggì in gran parte all'interesse degli editori. Nel sec. XV fu stampato soltanto il Clare de Montefalco.Non devono meravigliare la vastità e la varietà degli interessi del C.: egli, dottore di "arti e ...
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CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] , a valere, se non altro per la sua sterminata varietà, indipendentemente dalla funzione civile svolta dall'autore.
Il codice Margherita Persiceti, come il sonetto: "Madona Marieta, avei gran tort"; gli strambotti e le disperate, condotte quasi ...
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Scritti d'arte del Cinquecento – Introduzione
Paola Barocchi
L'interesse sempre più vivo per la «retorica», stimolato dalle riflessioni strutturali, ha avuto anche in campo figurativo un'eco sensibile. [...] Sansoni, 1966 sgg.), procurare la chiave di gran parte della letteratura artistica del Cinquecento attraverso confronti pp. 330-5.
Per gli altri testi, data la loro varietà cronologica, geografica e stilistica, e data la loro frequente riproduzione ...
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DEL BUONO (Dal Buono, Delbono, Bono), Girolamo
Ugo Rozzo
Nato il 13 dic. 1689 a Bologna da Giuseppe Antonio e da Elena Maria Paganuzzi, iniziò gli studi nel seminario di Imola e ben presto divenne segretario [...] in occasione di un pubblico letterario esercizio fatto nella gran sala dell'illustrissima città di Torino dagli studenti umanisti consentono di poter confermare la molteplicità e la varietà dei suoi interessi, con particolare attenzione per il ...
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BACIO TERRACINA, Laura
Claudio Mutini
Nacque a Napoli nel 1519.
La famiglia di origine bresciana si era trasferita nei primi decenni del sec. XIII a Roma ove partecipò alle contese fra il papa e i Colonna, [...] adesso la produzione della B. si impone per la varietà dei temi e la spontaneità giovanile dell'ispirazione, in forse il risultato piùsicuro di tutta la poesia moralistica della B.: "Gran disgrazia ha dal ciel chi pover nasce / Perché è dal mondo ...
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DANDI, Giovanni Pellegrino
Tiziana Di Zio
Nato a Forlì il 6 luglio 1664 da famiglia già illustre, ma decaduta, fu a contatto sin dall'infanzia con l'ambiente della stampa: il padre Giuseppe conduceva [...] il D. diede vita ad un nuovo giornale, Fasti del gran giornale letterario o sia Biblioteca volante, stampato da Paolo Monti. Fasti vennero a mancare le pur timide aperture e la varietà che avevano animato il primo giornale, lasciando il posto ad ...
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GRANDI, Orazio
Paolo Zublena
Nacque a Montecatini (l'odierna Montecatini Terme) il 13 genn. 1851 da Arcangelo, avvocato, amico di G. Giusti e di F. Carrara, e da Enrichetta Del Grande Pierallini. Trascorse [...] larghe macchie vernacolari, che vennero però in gran parte eliminate nella seconda edizione del 1884.
Ottocento, Milano 1934, II, p. 1345; A. De Rubertis, O. G., in Id., Varietà storiche e letterarie. Con documenti inediti, Pisa 1935, pp. 429-482. ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...