FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] pochi giorni, in seguito alle fatiche del trasferimento e al gran caldo estivo che gli avevano procurato una forte dissenteria, moriva Trivulzio con vari altri personaggi. Nella grande varietà delle concezioni esposte - che denunciano evidenti forme ...
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Alessandro VII
Mario Rosa
Tomaso Montanari
Fabio Chigi nacque a Siena il 13 febbraio 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore [...] provocazioni di Salvator Rosa, o l'accostamento alla multiforme varietà della pittura di genere e a quella dei bamboccianti) non cui tratti salienti e i cui risultati più durevoli sono ancora in gran parte da studiare e valutare. Negli anni di A. l' ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] al mondo, d'una trama divina che sorregge "l'infinita varietà delle azioni e delle opinioni umane" (Scritti vari, II, appare subalterna alla sapiente regia delle minoranze illuminate: "il gran talento del riformatore è quello di menare il popolo in ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] , ma, finché non lo venne a sapere, il C. ne menò gran vanto. Passò quindi a Napoli, una delle città che più prediligeva, e più dettagliato, ma ci sembra indubbio che nella cospicua varietà e quantità dei suoi scritti i più vivi e stilisticamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] del non sapere e del guardare distorto su cui si dispone gran parte della vita umana: è ciò su cui la politica deve un ordine, mentre sugli insiemi collettivi pesa la inevitabile varietà delle «opinioni».
Nell’ottica repubblicana dei Discorsi, però ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] le Pastorali, i Capitolidel giuoco dei tarocchi, la prima è di gran lunga la più importante, ed è comunemente ritenuta il più bel ).
Questa linea, per altro, si smarrisce fra la varietà dei richiami letterari e il decorativismo cortese, onde la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] Colombo, così Bertrando ha saputo ridisegnare l’infinita varietà dei tratti fondamentali della storia dell’età moderna, La riflessione storiografica di Fiorentino dunque, pur tenendo in gran conto l’importante lavoro di Spaventa, cui lo legherà ...
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CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio e di Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] cambio di Siena. Il 15 dicembre egli stesso partì in gran segretezza per Venezia, dove giunse il 21. Ma la proposta Saggiatore. Giorn. romano di storia,lett., belle arti,filol. e varietà, II (1844), pp. 119-44; Nonciaturesde France. Nonciatures de ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] ma non desperare, perché io crederrei che se ne potessi sanare una gran parte e che se bene la cura è molto difficile, non sia tra la bontà astratta del giudizio naturale e la varietà insostituibile dei fatti, la discrezione procede a un esercizio ...
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BERNARDINO da Siena, santo
Raoul Manselli
Nacque l'8 sett. 1380 a Massa Marittima da Tollo di Dino di Bando, della nobile famiglia senese degli Albizzeschi (sui quali cfr. A. Liberati, Genealogia della [...] Capestrano, sono indice d'una vitalità nell'Osservanza, di cui gran merito va ascritto all'opera di Bernardino. D'altra parte, stessi spunti teologici, che per la loro ricchezza e varietà hanno consentito di tracciare un quadro della sua dottrina, ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...