LOGROSCINO, Nicola
Rosa Leonetti
Nacque a Bitonto, presso Bari, da Nicola e da Teresa Santone e fu battezzato il 22 ott. 1698 con i nomi di Bonifacio Nicola nella parrocchia di S. Egidio Abate. Molto [...] una delle sue prove più convincenti, confrontandosi con la realizzazione musicale di un contenuto drammatico forte: la granvarietà e quantità di indicazioni agogico-espressive inserite nei punti strategici del pezzo per illustrare le sfumature anche ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] smania di prendere moglie. Se devi fare una tal minchioneria cerca di prendere gran denari, e non ti curare della bellezza che per legge di natura va stessa guisa. Conoscendo che la musica risulta da varietà di suoni e che le passioni degli uomini si ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] sentì, in ogni caso, realizzata nella sua viva varietà, la maniera corelliana del concerto grosso.
Uno autorità da suoi esempi, sarà certo di non errare...". "Questo gran Virtuoso è figlio della Scuola di Roma", rivendicava il Liberati, indicando ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] sull'abilità degli interpreti, aveva scritto al Mayr: "Non è gran cosa e se li colgo colla cavatina ed il quartetto mi basta dimostra il particolare uso del recitativo che nella sua varietà formale acquista una nuova dimensione drammatica. A tale ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] , e altri tre, cioè C., Zingarelli e Giordano Maggiore non ci voleva gran tempo per finire il loro Istromento...", Prota Giurleo, p. 37), il C all'evolversi drammatico dell'azione; la grande varietà formale dei "pezzi chiusi"...); l'arricchimento ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] ,L'idolo cinese), che curò personalmente l'esecuzione del suo Gran Cid con la collaborazione al cembalo di Bartolommeo, padre del C l'impiego dei cori, la ricca orchestrazione e la "varietà spiritosa delle sue danze". Nel frattempo il Viotti, ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] , nel 1726 quattro oratori. Accanto a queste creazioni abbiamo, in gran parte non ancora studiate, centinaia di composizioni di musica sacra (messe e raffinate. Con ciò il ritmo attiene una varietà impensabile ancora all'epoca del Legrenzi; la ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] la forza della declamazione e la varietà armonica e sublime dell'accompagnamento, sono tre, al più; in questa ve ne sono non meno di dieci, senza li due gran finali, che devono contarsi più del doppio" (lettera a Bottelho, 28 marzo 1771; McClymonds ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] e dialcune note (Nuova Jorca 1829-1830).
Ampia la varietà di lettura e giudizio critici sulle Memorie e frequenti i ag. 1838 in Spring Street 91 a New York, ed ebbe un gran funerale con Clement Moore e Pietro Maroncelli che reggevano i cordoni del ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] al catalogo generale indicato più avanti, così come per gran parte degli scritti e delle opere teoriche, si menzionano e il balletto: il tutto realizzato con una sorprendente varietà ritmica ed armonica che si traduce mediante un linguaggio spigliato ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...