Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] la pronuncia. La nuova terminologia settoriale, in gran parte di provenienza inglese (broadcast e broadcasting, di una giornata si è esposti a una innaturale quantità e varietà di lingua: la radio opera uno sfruttamento intensivo dell’oralità in ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] che si arriva già nell’alto medioevo a una miriade di varietà dette romanze (➔ latino e italiano). In Italia, in particolare e, infine, come lingua d’Italia senza limitazioni.
Nella gran parte d’Italia, l’uso scritto non sporadico del volgare nativo ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] ho visto»).
In questa situazione, i tratti comuni alla gran parte delle parlate marchigiane sono, come si immaginerà, davvero 493-495), le caratteristiche più evidenti di ogni varietà sono:
(a) varietà perugina: la labilità delle vocali atone e finali ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] ). Così la forma gli non indica genere o numero nelle varietà meno accurate del parlato, sicché gli do può significare «do dominio intricato. Non lo è invece se si considera gran parte dei cumuli come unità memorizzate, contenute nel lessico ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] vocabolario fiorentino (non solo la versione veronese). Gran parte della Proposta è costituita dalla ricerca l’attuale realizzazione del TLIO elettronico, documentazione di tutte le varietà dell’italiano antico, che copre l’arco cronologico fino al ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] di Paolo sembra insomma confermare che già all’epoca di Boccaccio la varietà certaldese si deve considerare sostanzialmente allineata al fiorentino (Stussi 1995: 194).
In gran parte dell’opera di Boccaccio l’opzione linguistica risente del gusto ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] stiro», maschile e pluralizzabile, senza raddoppiamento), reatino [lo ˈranu] «il grano» < granum, neutro, ma [lu ˈkane] «il cane», pronuncia, secondo alcuni molto antica, è nota anche alle varietà sarde e a parte di quelle corse e lunigianesi), e ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] in chiesa (Giordano da Rivalto 1867: 318), la trasmissione di gran parte delle sue prediche si deve al contributo di ambienti religiosi prestò grande cura alle strategie comunicative e alle varietà linguistiche da adoperare. L’obiettivo costante fu ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] tutti e’ progressi del duca, si vedrà lui aversi fatti gran fondamenti alla futura potenzia (Machiavelli, Il Principe VII, p. esempi, si sta perdendo nell’uso, specie nelle varietà settentrionali, sicché molti parlanti preferiscono non hai mai voluto ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] e Roma, che diventa centro socio-comunicativo di conguaglio delle varietà locali su base toscana.
Nel Seicento si diffuse e si stili e forme di rappresentazione. I personaggi, in gran parte desunti dalla commedia classica, venivano riattualizzati e ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...