Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] a cui è stata affidata, nel corso dei secoli, gran parte dell’identità degli ebrei italiani. Gli ebraismi sono usati bobo «stupido», un ispanismo tardo-seicentesco noto anche ad altre varietà ispanoromanze e al sardo, e lo stesso modo di denominare ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] flessione rispetto all’➔italiano antico, anche se le varietà regionali possono tuttora determinare una certa eterogeneità nel parte del discorso che presenta maggiore ricchezza flessiva è di gran lunga il verbo: un normale verbo dell’italiano conta ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] cui avviene una riproduzione grafica (fotografia, crittografia). Nonostante il gran numero di formazioni e la diffusione di alcune di esse formazioni indicanti persona che parla una determinata varietà linguistica (dialettofono, tedescofono).
Fra gli ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] (p. XXIII); sottolinea gradualità e regolarità (pur nella varietà) dell'evoluzione linguistica, in particolare dell'evoluzione dal "latino degli idiomi letterari, in particolare dell'italiano. "Una gran copia di studi pazienti e acuti fatti sui codici ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] dal passato remoto non è necessariamente breve:
(11) Gran parte della lotta rivoluzionaria si consumava tra essa e il 1976: VII, 28)
Gli usi nella letteratura hanno una certa varietà. Così in Deledda si trova un trapassato che dà la sensazione ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] ; sono però frequenti anche derivati che presentano diversi gradi di allomorfia (copertura, discussione; ➔ allomorfi). Si tratta in gran parte di nomi derivati da una base riconducibile al participio perfetto latino, che nella maggior parte casi ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] e solo sul territorio toscano. Nel resto d’Italia si ha una vera scissione di esiti: nelle varietà settentrionali si ha solo /z/, in gran parte del Centro-Sud solo /s/. Questa opposizione è talmente limitata da essere considerata «piuttosto che dello ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] trachea, esofago, bronco, polmoni, cuore, fegato, stomaco, cistifellea, milza, intestino, rene, vescica, ecc.), e così via.
Gran parte dei nomi delle parti del corpo proviene dal latino, per trafila ereditaria o tramite reintroduzione successiva in ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] degli aggettivi di colore, in cui l’accrescitivo indica una varietà più intensa e forse più scura: giallone, verdone. Si culone, che, a rigore, non denotano «un gran naso», «una gran testa», ecc., ma metonimicamente individui che presentano quelle ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] 2000) ha diversi arcaismi e parole presenti solo in alcune delle varietà catalane (almanco «almeno», calça «calza», emprar «usare», fadrí «scapolo», froment «grano», gonella «gonna», llong «lungo», mont «montagna», rasor «coltello», torcar «asciugare ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...