L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] testo di riferimento obbligato era il De generis humani varietate nativa che il ventitreenne Johann Friedrich Blumenbach (1752- Per questo sembra legittimo interpretare l'ossessione con cui gran parte della letteratura antropologica di quegli anni si ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] univoci, misure esatte e realtà invarianti.
In Gran Bretagna cominciava intanto ad affermarsi, con la biometria Oswald T. Avery avesse dimostrato nel 1923 l'esistenza di varietà distinte o sierotipi nei batteri. Solo a partire dallo studio ...
Leggi Tutto
Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] in considerazione della loro molteplicità e della loro varietà, appare improbabile che i punti di integrazione corrispondano molteplici metodi di cui sono dotate le cellule è di gran lunga maggiore.
È tuttavia possibile che questo effetto sia dovuto ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. Sistematica, paleontologia e trasformismo in Francia
Goulven Laurent
Sistematica, paleontologia e trasformismo in Francia
I naturalisti del XIX sec. orientarono i propri studi [...] 1801a, p. 407).
Lamarck riconosce che "tra la gran quantità di fossili raccolti nelle diverse parti della Terra, c più la specie è stata modificata profondamente, più le diverse varietà sono numerose e differenti fra loro". In questo modo l'uomo ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. La teoria cellulare
François Duchesneau
La teoria cellulare
Nel XIX sec. la teoria cellulare assume una posizione di primo piano in tutti i programmi di ricerca morfologici e [...] o altre strutture di tipo vescicolare, senza contare le innumerevoli varietà di forme sotto le quali queste strutture si presentavano. Inoltre 'cellule secondarie'; ciò significava che in un gran numero di casi si era obbligati a ricorrere ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'inventario delle forme viventi
Jean-Marc Drouin
L'inventario delle forme viventi
Si narra che un tempo i Sette Saggi avessero ottenuto da Giove il permesso [...] utilità sociale della storia naturale; l'autore fa ricorso a un gran numero di argomenti che si combinano tra loro in modo diverso nel nel XVIII sec. non si tentava di analizzare la varietà ma di eliminarla per ritornare ai caratteri distintivi della ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Darwin in Italia
Barbara Continenza
Traduzioni e conferenze popolari
Con il titolo Sull’origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l’esistenza [...] 58).
Sul quotidiano «La Nazione», che aveva recensito con gran plauso la conferenza (24 marzo 1869), venne tempestivamente pubblicata ( teoria darwiniana:
l’accumulazione in razze permanenti di varietà accidentali non è soggetta soltanto a questa che ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] campionamento di intere popolazioni (provenienti sia da una varietà di zone scelte in habitat differenti, sia da la cinciallegra (Parus major), per esempio, è distribuita dalla Gran Bretagna al Giappone. Riscontrabile in habitat differenti, essa è ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. La chimica biologica
Johannes Büttner
La chimica biologica
Le nuove conoscenze sviluppate nel campo della chimica alla fine del Settecento, in particolare le scoperte dell'ossigeno [...] in diversi composti; poté così dimostrare che la varietà osservata in Natura, che sembrava contraddire la legge metodo da loro impiegato consisteva nel trasformare, mediante un gran numero di reazioni chimiche diverse, una sostanza sconosciuta in ...
Leggi Tutto
Genetica. Razze e differenze etniche
Race
Ethnicity and Genetics Working Group
Bethesda
La diffusione globale, negli ultimi 100.000 anni, dell'uomo anatomicamente moderno ha prodotto un insieme di [...] locale e globale nel corso della storia. Persino con un gran numero di marcatori, le informazioni utili per la stima delle tra un gruppo e i gruppi adiacenti sottolineava che "una varietà del genere umano passa così gradualmente nell'altra che non si ...
Leggi Tutto
grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...