Secondo una valutazione del 1974, la popolazione del B. è di 9.756.590 ab. su una superficie di 30.514 km2, con una densità media di 320 ab. per km2; rispetto al 1959, cioè in quindici anni, si è avuto [...] nel 1971, ha prodotto negli ultimi dieci o quindici anni di vita un gran numero di certi suoi collages spiritosi e poetici. P. Delvaux, nato nel pittore e polemista.
In conclusione, una grande varietà di stili, un'enorme vitalità alimentata da una ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] della Vistola, poco a monte o a valle della confluenza, nel gran fiume, di un largo reticolo di fiumi (Bug-Narew, Wkra, Pilica vi raggiunge un livello altissimo. L'antico Teatro di Varietà distrutto dall'incendio del 1919 risorge col nome di Teatro ...
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L'evoluzione dell'organizzazione dei c. civili nell'ultimo cinquantennio è dovuta soprattutto allo straordinario sviluppo che ha avuto la meccanizzazione dei mezzi d'opera: nei riguardi dei lavori stradali, [...] , in punti facilmente accessibili, una notevole varietà di elementi finiti con ampie possibilità d'interscambio avere frequenza variabile perché alle basse frequenze vengono assestati i grani di dimensioni maggiori, mentre, a mano a mano che ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] T. è ancora pesantemente deficitaria: le esportazioni, per gran parte indirizzate verso i paesi dell'Unione Europea sulla base in seguito denominata ''Scuola di Tunisi'', nonostante la varietà degli stili e l'origine prevalentemente europea dei suoi ...
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VALLE D'AOSTA
Carla Lanza Dematteis
Egle Micheletto
Serenella Rolfi
Piero Spagnesi
(XXXIV, p. 929; App. II, II, p. 1084; III, II, p. 1064; IV, III, p. 781)
La situazione demografica della più piccola [...] 2000 km; terminati i grandi trafori (Monte Bianco e Gran San Bernardo) e i tratti autostradali Torino-Aosta e bretella Provinces, Parigi 1961; E. Castelnuovo, Ragguaglio delle Arti. Varietà di componenti culturali, in AA.VV., Tutt'Italia. Piemonte e ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] si differenziano da quanto sinora detto per la varietà delle situazioni locali, ora simili a quelle ma la spesa di Edoardo III per la ricostruzione di Windsor fu di gran lunga più ingente. Sebbene i re tendessero a insistere su siti già esistenti ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] "Atti del Convegno, Firenze 1992" (in corso di stampa).
Scultura
Per gran parte della prima metà del sec. 12° i marmorari attivi a F. , Tebaide), in cui l'artista palesa una diversa varietà di registri espressivi collegati ai vari contenuti, ove si ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] e l'articolazione delle zone presbiteriali, la varietà dei sostegni, la duplicazione dei livelli , L'architettura delle fondazioni francescane di Novara, ivi, pp. 319-330; E. Granata, Insediamenti e conventi francescani a Lodi, ivi, pp. 331-354; M.T. ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] fortemente tellurica, la capitale bizantina fu interessata da un gran numero di terremoti (le fonti ne riportano ben diciannove tra i mosaici del palazzo imperiale di C. sorprendono per la varietà e la vivacità: combattimenti di belve e di volatili, ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] dell'uomo finisce per essere un aspetto secondario dell'immensa varietà delle forme che la natura può assumere e "se mai va grosso modo dal 300 a.C. al 500 d.C. La gran parte dei manufatti è costituita da teste di arpone e manici di coltelli ornati ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...