CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] 'apporto delle tradizioni locali si unì dunque l'estrema varietà degli influssi occidentali, che, spesso legati a distinti fenomeni la caduta di Gerusalemme (1187) e con la perdita di gran parte del territorio da parte dei c., compresi i principali ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] dotate di abside poligonale. Nell'ambito della struttura muraria, gran parte dei catini absidali e le due cupole del battistero in Classe (Ravenna, Mus. Naz.).Il numero e la varietà degli oggetti preziosi, e dei loro committenti, ricordati dal solo ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] sec. 8° e per tutta la prima metà del 9°, una notevole varietà di c., che si svilupparono anche su scale assai più vaste di quelle -du-Nord (sec. 10°), e in quella di Wing, in Gran Bretagna (seconda fase, della fine del sec. 10°). Un corridoio doppio ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] cui si affianca Madaba, con i numerosi edifici civili e religiosi, decorati in gran parte al tempo dei vescovi Giovanni (metà del sec. 6°) e Sergio successivi con ben più ampia diffusione e varietà.Più lineare è il quadro della decorazione ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] a due spioventi, espediente questo che permetteva di preservare gran parte del p. dalle intemperie e da un rapido arcate di luce simile (ma quasi mai troppo ampia), in una grande varietà di sesti o profili all'intradosso. Si hanno così arcate a tutto ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] e Paolo). La grande edilizia romana del sec. 4° è soprattutto quella di carattere martiriale con la varietà delle sue soluzioni, in gran parte anch'essa commissionata da Costantino o dai suoi immediati successori, e fu questa a imporsi, divenendo ...
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L'ambiente urbano
Herbert Sukopp
(Institut für Ökologie Technische, Universität Berlin Berlino, Germania)
Gli ambienti creati dall'uomo includono un'ampia varietà di habitat, organismi e comunità. L'alterazione [...] e, di conseguenza, il numero di specie vegetali esotiche. La varietà di specie nelle aree urbane spesso è molto superiore a quella di specie vegetali naturalizzate nei centri urbani supera di gran lunga quello delle specie estinte (Landolt, 1992); ciò ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] episodio biblico della lotta fra Sansone e il leone.Per la Gran Bretagna i c. conservati sono pochi, ma di così alto più significativi di questo tipo di oggetti va ricercato nella varietà e sontuosità del repertorio ornamentale, che include, tra l' ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] proporzioni, sui dettagli di alcune soluzioni, sulla varietà dei materiali ricondotti ad armonica unitarietà. " della proprietà di un certo numero di palchi. L'assetto di gran lunga prevalente restò quello ad alveare, adottato anche nei paesi di ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] nei territori orientali (c. a due piani nel palazzo del Gran maestro dell'Ordine teutonico a Marienburg, 1335-1340; c. del testata del transetto meridionale), dando luogo a una grande varietà di soluzioni.La disposizione di c. aperte a raggiera ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...