Dio
Kenelm Foster
L'idea che D. ha di Dio riflette molte influenze convergenti, ma la sorgente immediata è un desiderio tenace di comprendere e valutare la realtà. Essa rappresenta le intuizioni più [...] ') dinanzi a Dio non è suscitato - eccezion fatta per la fine del Paradiso - da un'esperienza di Dio ‛ in sé ', ma dai suoi effetti, Dio nel Purgatorio. Anche se tale presenza è in gran parte implicita o nascosta nelle allusioni alla vita terrena ...
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ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] ; pertanto gli oggetti di a. semplice o dorato conservati sono di gran lunga i più numerosi.Bianco e brillante, l'a. è più gli infedeli. Al contrario non mancano passi riguardanti gli abitanti del paradiso che bevono da coppe d'a. (Corano LXXVI, 15- ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] Francesco Rosi ex aequo con La classe operaia va in Paradiso (1971) di Petri, tutti interpretati da Gian Maria Volonté nel 1991 un premio con l'angoscioso Europa, nel 1996 il Gran premio con il ruvido melodramma Breaking the waves (Le onde del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] e partendo dall’asserto che per rivoluzione si intende «il gran moto per cui la Francia destava tutti i popoli dell’Europa tendente a un avvenire ove la Terra diventa il vero paradiso.
L’attenzione dedicata alla teoria politica è inserita nel più ...
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Vita di Castruccio Castracani
Alessandro Montevecchi
L’opera ci è stata tramandata da numerosi manoscritti, ma unicamente affidabili sono considerati il codice della Biblioteca nazionale centrale di [...] ’anima facendosi frate, poiché sarebbe strano che frate Lazzero andasse in paradiso e Uguccione della Faggiuola all’inferno (§ 175, p. 63). i fiorentini il 3 luglio 1323 (II xxvi 7). La «gran zuffa» di Altopascio è fedelmente riferita (II xxix 9-11) ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] che comprendeva tra l'altro i palazzi ferraresi del Paradiso e dei Diamanti e il vasto tenimento di Sabbioncello. dimora di Montegiordano s'aprì al duca di Nevers e al gran maestro dell'Ordine di Malta (1580), Giovanni Levesque de la Cassière ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] , in questo romanzo, hanno fatto delle parole «il paradiso e l’inferno delle cose» (Lanuzza, 1985, p. 136 sull’ultimo D’A., Salerno 1989; W. Pedullà, Su quella cima una gran luce, in Il Mattino, 13 febbraio 1987; Id., Introduzione, in S. D’Arrigo ...
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Lucano, Anneo
Ettore Paratore
Il poeta latino è in If IV 90, collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Ovidio e, implicitamente, a Virgilio; in Cv IV XXVIII 13 è definito quello grande poeta Lucano. [...] del c. XXV, nel serpentello acceso, / livido e nero come gran di pepe che si avventa su Buoso Donati. E tutta la descrizione undas ". Finalmente i vv. 67-69 del c. XI del Paradiso s'ispirano al celebre episodio di Cesare e Amicla di Phars. v ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Federico
Maddalena Spagnolo
Nacque a Sant’Angelo in Vado nel ducato di Urbino dal pittore Ottaviano e da Antonia Nari, il 18 aprile del 1539/40. Fra le discordanti [...] due artisti erano in competizione per il prestigioso incarico del Paradiso nella sala del Maggior Consiglio, che fu poi rimandato (Vasari . 230), fu a Venezia, dove perfezionò «l’opera nel Gran Consiglio» (firmata, datata «1582 / PERFECIT AN. 1603» e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] vago rimando alle strategie di un’arte che rimane per Kant in gran parte ancora “nascosta”.
Se c’è una costruzione dei concetti empirici bellezza libera i colori del pappagallo o dell’uccello del paradiso, ignorando (non si sa se per ignoranza o per ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...