Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] "speciale organizzazione sindacale e corporativa" iniziata dal fascismo ("la pacifica collaborazione delle classi, la repressione definite nella dichiarazione VI della Carta del lavoro, deliberata dal GranConsiglio il 21 aprile 1927: "Le ...
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Diritto dell'economia
FRANCESCO GALGANO
sommario: 1. Il diritto e l'economia nelle esperienze storiche: a) la società comunale; b) le monarchie assolute; c) la società liberale. 2. L'esperienza del [...] , degli strumenti privatistici, di gran lunga più agili di quelli pubblicistici ; esegue le decisioni delconsiglio operaio, è responsabile del proprio operato di fronte dello Stato". La dottrina economica delfascismo aveva fatto propri, in ...
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Corporativismo/Corporatismo
Philippe C. Schmitter
Introduzione
Il corporativismo, sia come prassi politica sia come concetto teorico, ha conosciuto alterne fortune: da una parte è stato presentato come [...] Dopo il crollo delfascismo in Italia, del nazionalsocialismo in degli anni sessanta di un Consiglio nazionale per lo sviluppo economico politico. Nascita e declino della concertazione in Italia e Gran Bretagna, in "Stato e mercato", 1983, III, ...
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politica
Massimo L. Salvadori
L’aspetto più importante della vita pubblica
Il termine politica deriva dalla parola greca pòlis («città-Stato») e indica l’insieme delle attività che hanno a che fare [...] compresenza di un’assemblea, di un consiglio e di molteplici magistrature – trovarono liberali e parlamentari (in Gran Bretagna col mantenimento della monarchia della vita sociale.
Dopo la sconfitta delfascismo e del nazismo nel 1945 e il crollo dell ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] casse rurali e con esse gran parte dell’azione cattolica. Sarò all’indomani della conquista del potere da parte delfascismo. Il nodo da sciogliere morali e religiosi cattolici». Nella seduta consigliaredel 20 aprile 1972, l’amministratore delegato ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] Leandro Arpinati, vulcanico 'ras' delfascismo bolognese, il compito di ribattezzare non a caso americani che caratterizzano gran parte della stampa nella società affluente. e una relativa dieta, chiedere consigli a esperti, commentare i propri ...
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Il dossettismo. Dinamismi, prospettive e damnatio memoriae di un'esperienza politica e culturale
Enrico Galavotti
Prime coordinate: un oggetto complesso
La vicenda storica dell’Italia unita, e particolarmente [...] è che dalla morte delfascismo non dovesse scaturire una e proprio blocco mentale che affliggeva la gran parte degli ex popolari: uomini
«lontani Bologna 1986; P. Pombeni, Giuseppe Dossetti consigliere comunale: una riconsiderazione, in G. Dossetti, ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] del regista e per il caso de La ricotta78, riceve alla Mostra del cinema di Venezia il Grandelfascismo coloniale, Abuna Messias, opera diretta da Goffredo Alessandrini su soggetto del alla direzione, almeno per un consiglio, un dotto della scienza ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] all’ingresso nel Consigliodel lavoro di un rappresentante del sindacato ‘bianco’24 rurale, dal quale, come sappiamo, proveniva gran parte dell’esercito combattente. È ben dell’azione sindacale, in presenza delfascismo in forte e rapida crescita, ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] gran parte dei soci all'alta borghesia, godendo al tempo stesso di una forte autonomia amministrativa, che rese spesso difficile la posizione del predicatore ovvero del pastore, più dipendente che in patria dal benestare dei membri del suo consiglio ...
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falsista
s. m. (spreg.) Chi sceglie di sostenere il falso. ◆ Continua l’apologia di Aristide Sarti che rifondò il fascismo a Bologna dopo l’otto settembre descritto come un «fascista antifascista» [...] ma nei giorni in cui l’Italia intera...