La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] , la cui distanza dall’uso attuale è rivelata già dalla diversa e fluttuante denominazione: coma poteva essere, a seconda dei grammatici, la ➔ virgola e i ➔ due punti; punto comato o punto coma indicava il ➔ punto e virgola, mentre il mezzo punto ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] cortigiano sono tutt’altro che sporadici. Si tratta nella maggioranza dei casi di fenomeni di solito severamente censurati dai grammatici ufficiali di taglio bembiano, e fino a oggi considerati tra gli errori più comuni commessi a scuola nei primi ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] inizi della morfologia, una lista dei monemi di cui si pensa che gli utenti non conoscano l'identità: ad es. in una grammatica latina, la lista dei casi. Ma ciò non ha naturalmente niente a che fare con uno studio della variazione delle forme delle ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] italiana. Analisi di testi dalle origini al secolo XVIII, Roma, Bonacci.
Egerland, Verner (2010), I pronomi personali e riflessivi, in Grammatica dell’italiano antico, a cura di G. Salvi & L. Renzi, Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 1º, pp. 411 ...
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CALEPIO, Ambrogio, detto il Calepino
GG. Soldi Rondinini-T. De Mauro
Figlio naturale del conte Trussardo, primo feudatario della Val Calepio, nacque probabilmente intorno al 1435 e fu battezzato con [...] intenda risalire, oltre l'età di mezzo, alla classicità.
La latinità del C. si estende da Plauto a Tacito, ai grammatici e, scavalcando il latino tardo e medievale, al latino umanistico, di Valla e Perotto, citati come auctores accanto ai classici ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] . Tellini, Roma, Salerno Editrice.
Benincà, Paola (1988), L’ordine degli elementi nella frase e le costruzioni marcate, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995 ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] documenti. Le fonti d’informazione sono i testi epigrafici, i testi letterari e le notizie tramandate dagli antichi grammatici e lessicografi (➔ Esichio di Alessandria).
Una distribuzione che cerca di conciliare i fatti linguistici con i dati storici ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] Cicerone si pieghino alle esigenze delle responsioni ritmiche e si polemizza contro i detrattori della letteratura romana, e una Grammatica latina ad uso delle scuole, I, Morfologia, la cui base documentaria è tratta dall'intera latinità, non solo da ...
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FURLANETTO, Giuseppe
Gerardo Bianco
Nacque a Padova il 30 ag. 1775 da Sante e da Angelica Salvato. Dopo un periodo di educazione privata, nel novembre 1790 entrò nel seminario vescovile della città, [...] attinte dalle scoperte codicologiche di A. Mai, dalle novità epigrafiche, nonché da ricerche lessicali nelle opere di grammatici, glossatori e scoliasti. Aveva comunque inteso allargare il lessico all'intera latinità, ritenendo che anche i vocaboli ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] avv. L. F., Lucca 1859; I. Nieri, Elogio di L. F., Lucca 1898.
Sulla figura e l'opera del F.: C. Trabalza, Storia della grammatica ital., Milano 1908, p. 491; R. Fornaciari, I falsi puristi e gli "Esempi di bello scrivere", in Fra il nuovo e l'antico ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...