Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] di fonazione, dalla continuità dell’articolazione e quindi dal fatto di essere, di norma, il centro della sillaba. I grammatici antichi diedero questo nome alle lettere greche α ι υ ο ω ε η e alle lettere latine a e i o u, in contrapposizione alle ...
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Filologo italiano (Pomarance 1878 - Firenze 1958); prof. (dal 1918) nelle univ. di Messina, Palermo, Milano, Bologna, Roma. Socio nazionale dei Lincei (1947). Si occupò in particolare di Sallustio, di [...] Virgilio (L'oltretomba nell'Eneide, 1924; Esegesi virgiliana antica, 1930), e degli antichi grammatici di cui curò una edizione (Grammaticae romanae fragmenta, 1907). Numerosi saggi generali e ricerche particolari sono raccolti negli importanti Studi ...
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STILONE, Elio (L. Aelius Stilo Praeconnus)
Cesare Giarratano
Nacque l'anno 154 a. C. a Lanuvio da famiglia equestre e morì dopo l'anno 90. Fu il primo filologo romano che meritasse questo nome e che [...] potesse gareggiare coi grandi grammatici greci. Visse a Roma sia insegnando (e i suoi maggiori scolari furono Cicerone e Varrone), sia scrivendo orazioni per i suoi amici dell'aristocrazia romana (p. es.: Q. Cecilio Metello Nepote, Q. Servilio ...
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KEIL, Heinrich
Filologo classico, nato il 25 maggio 1822 a Gressow presso Wismar, morto il 27 agosto 1894 a Friedrichroda; professore nelle università di Erlangen (1859-69) e di Halle (dal 1869).
La [...] sua opera maggiore è la grande edizione dei Grammatici latini, Lipsia 1857-1880, voll. 7. Pubblicò inoltre le lettere di Plinio il Giovane (Lipsia 1870) e dette l'edizione, tuttora fondamentale, degli scritti d'agronomia di Catone e Varrone (Catonis ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] per ragioni etimologiche.
Secondo la terminologia dei grammatici greco-latini, consonanti m. sono le esplosive. Il termine si trova anche esteso a comprendere quelle consonanti (esplosive, affricate, fricative) che non possono (a differenza delle ...
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Poeta latino, di Bologna (sec. 1º a. C.), fiorito intorno all'89. Fu autore di atellane, alle quali con Novio diede forma letteraria, congiungendole quasi al genere della togata, che egli anche coltivò. [...] Di P. abbiamo 70 titoli e circa 200 versi (frammenti brevissimi, citati dai grammatici per particolarità linguistiche). Le maschere dominanti erano Macco, Pappo, Buccone. ...
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Grammatico greco di Eraclea nel Ponto (prima metà del 2º sec. d. C.), autore di un lessico della lingua greca in 5 libri, che deve identificarsi con un altro lessico "per studenti poveri" ordinato alfabeticamente, [...] e che fu largamente utilizzato da Esichio e da tutti i grammatici successivi fino a Fozio e al lessico Suida. ...
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Erudito greco (2º-3º sec. d. C.), autore di un'opera intitolata Dipnosofisti (Δειπνοσοϕισταί "Sofisti a banchetto"), in 15 libri, forse una riduzione di una precedente redazione in 30 libri: a un banchetto [...] dato da un ricco pontefice romano, Publio Livio Larense, numerosi dotti greci, grammatici, medici, giuristi, filosofi, conversano dei più svariati argomenti con più erudizione che buon gusto, così che l'opera ci ha conservato la maggior parte dei ...
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PASSIVO (fr. passif; sp. pasivo; ted. Passiv; ingl. passive)
Giacomo Devoto
Diatesi, o, latinamente, genere del verbo che indica l'azione subita anziché compiuta: àmo, sono amato. Dal latino passivum [...] [verbum] che corrisponde al greco πάϑος "passività", una delle tre possibili forme del verbo secondo i grammatici greci. Nelle lingue indoeuropee esso è conquista relativamente recente e non ha mai avuto desinenze personali esclusive; nelle lingue ...
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È il nome corrente della unità monetaria principale presso i popoli ellenici dell'antichità. Dal punto di vista ponderale è un centesimo della mina (v.), e si compone di 6 oboli (v.). Secondo Plutarco [...] e i grammatici la parola deriva da δράξ, pugno", col significato di un pugno, una mano piena di piccoli grani, equivalente sulla bilancia al peso di metallo che costituiva la dramma. Questa è stata quindi considerata in origine una metà, giacché, ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...