Letterato (Forlì 1582 - ivi 1664). Gesuita; membro dell'Accademia dei Filergeti di Forlì col nome di Cinonio, scrisse liriche italiane e latine di scarso valore, ma primeggiò tra i grammatici per le sue [...] Osservazioni della lingua italiana (2a parte 1644; 1a parte, post., 1685), che si continuarono a stampare fino all'Ottocento ...
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Grammatico latino del periodo adrianeo (117-138 d. C.). Per il suo trattato De orthographia, a noi giunto, si servì delle opere di Accio, Lucilio, Varrone, Verrio Flacco e dei grammatici Antonio Rufo e [...] Niso: da questo pare sia presa tutta l'ultima parte. Perdute sono altre sue opere sull'irregolarità della deviazione dei vocaboli e un commento all'Eneide ...
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TEMA (fr. thème; sp. tema; ted. Stamm; ingl. theme)
Giacomo Devoto
Linguistica. - La parte della parola che appare come "base", dal greco ξῆμα già adoperato in questo senso dai grammatici greci. Per [...] noi moderni è la parte della parola composta del semantema e dei suffissi, alla quale si aggiungono le desinenze. I sostantivi latini possono avere temi in -o, in -ā, in -ī, in consonante, in -ŭ, in -ē. ...
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STOICHEDON
Margherita GUARDUCCI
. Questo termine (στοιχηδόν), che è un avverbio significante "a file, a schiere" e propriamente relativo all'ordine dei soldati nella disposizione della battaglia, fu [...] usato dai grammatici antichi per indicare un sistema di scrittura seguito nell'età classica della Grecia. Esso consisteva nell'incidere le lettere di una epigrafe esattamente una sotto l'altra, in modo che le linee della scrittura venissero ad avere ...
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Grammatico greco vissuto in Roma nel 1º sec. d. C., sotto l'imperatore Claudio; scrisse in greco di grammatica e sintassi latina in relazione al greco. Se ne hanno citazioni nei grammatici latini. Sembra [...] appartenere a lui lo scritto contro il De republica di Cicerone confutato da Svetonio, che è attribuito a Didimo detto Calcentero ...
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Grammatica. - Particelle che, secondo i grammatici antichi, formano una delle parti del discorso. Si distinguono in coordinative, che congiungono proposizioni o parti di proposizioni (v. coordinazione) [...] e subordinative, che congiungono una proposizione indipendente con una dipendente, o una dipendente di primo grado con una di secondo grado, ecc. (v. suboroinazione). Certe congiunzioni subordinative si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione a Roma
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A differenza dei Greci, i Romani non hanno avuto una poesia epica [...] che già da tempo, almeno a partire dal IV secolo, ha definito i suoi contenuti e i suoi metodi didattici, mentre la grammatica soltanto tra il II e il I secolo a.C. ha affiancato alla lettura commentata dei poeti un’organica teoria delle parti del ...
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Poeta greco (sec. 4º-3º a. C.), forse di Siracusa (siracusano lo dice in un epitafio la poetessa Nosside di Locri), ma vissuto a Taranto; ritenuto creatore della ilarotragedia, che i grammatici latini [...] chiamarono da lui fabula rhinthomica (o rhintonica), R. in realtà diede dignità alle parodie mitologiche frequenti nella farsa fliacica. Travestimenti di miti si erano già avuti anche nella farsa megarese ...
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Nella grammatica greca, relativo a parola con l’accento circonflesso sull’ultima sillaba (es. ὁποῦ); properispomena è la parola che ha tale accento sulla penultima (es. σῶμα).
I verbi p., secondo gli antichi [...] grammatici, sono i verbi greci che terminano in -άω, -έω, -όω e, nella forma contratta, in -ῶ. ...
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Botanica
È detto ovario m. l’ovario quando sta in fondo alla coppa del ricettacolo fiorale, senza aderire alle pareti di questa; si ha nei fiori perigini.
Linguistica
Diatesi o forma verbale considerata, [...] , esprimono la viva partecipazione del soggetto all’azione (per es., andarsene a spasso).
Consonanti m. Nome dato dagli antichi grammatici (gr. μέσα στοιχεῖα) alle consonanti occlusive sonore β, γ, δ della lingua greca. Consonanti di grado m. Nella ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...