BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] lo tenne come suo medico di fiducia. Tradusse dall'ebraico in latino molte opere scientifiche ed elaborò per il B. una grammatica ebraica (Mikne Abraham) che fu l'ultima sua fatica e fu pubblicata postuma (1523). L'ultimo dei grandi editori di testi ...
Leggi Tutto
MINO da Colle
Francesca Luzzati Laganà
MINO da Colle. – Nacque a Colle di Val d’Elsa, probabilmente intorno alla metà del XIII secolo; da non confondersi con Minotto di Naldo da Colle. La sua biografia [...] cura della R. Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, IV, Bologna 1921, p. 44; Id., Lettere ed orazioni di grammatici dei secoli XIII e XIV, in Archivum Romanicum, VII (1923), pp. 518-525, 527-530; Id., Le epistole in latino e in ...
Leggi Tutto
questione (quistione)
Francesco Del Punta
Il vocabolo trae dall'etimologia (latino quaero) il valore fondamentale di " interrogazione ", " domanda ": io, che la ragione aperta e piana / sovra le mie [...] 'area vastissima, in una varietà di forme e di nomi: ζητήματα, ἀπορίαι, προβλήματα, e, nella terminologia dei grammatici bizantini, ἐρωταποκρίσεις. Esso trova applicazione nella critica e nel commento testuale (cfr. gli Ὁμηρικά ζητήματα, da Duride di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bonaventura da Bagnoregio
Oreste Bazzichi
Teologo più che filosofo, uomo d’azione e di contemplazione, Bonaventura riunisce lo spirito indagatore di sant’Agostino con l’affettività avvincente e l’ardore [...] , perché, affermando di conoscerne i segreti, ha preteso di imitarla, promettendo di fare oro e argento. Ha peccato la grammatica, perché i grammatici, con le loro poesie e le loro favole, hanno illuso tutto il mondo. Ha peccato la logica, perché i ...
Leggi Tutto
Machiavelli, Niccolò
Antonio Enzo Quaglio
Nella Firenze laurenziana nella quale si svolse la sua educazione letteraria, probabilmente il M. lesse, giovinetto, la Commedia nell'edizione commentata dal [...] il dialogo a tu per tu con D. evade oltre il recinto della retorica bembesca in cui le discussioni formalistiche dei grammatici del tempo rinchiudono il linguaggio letterario, a contatto cioè con le dimensioni, i fattori, le spinte, le leggi della ...
Leggi Tutto
BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] di alcuni patrizi di Danzica. Nel fondo del B., che contava 1.043 opere in 1.161volumi, il settore "grammatici, poetae, mathematici, astrologi" era quello più largamente rappresentato (242titoli); venivano poi i teologi latini e greci (239 titoli), i ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento si assiste a una vera e propria “rinascita” dell’aristotelismo. Infatti [...] briga di interpretar le cose più difficili, e ad altri lascio il nome di filosofo! Già, chiamatemi come vi pare, grammatico, filosofastro; e se neanco così, padroni.
in Grande antologia filosofica, a cura di C. Vasoli, Milano, Marzorati, 1964
Secondo ...
Leggi Tutto
senso
Alfonso Maierù
Il termine in D. designa innanzi tutto la facoltà sensitiva, mediante la quale l'uomo coglie il mondo esterno; di conseguenza designa i singoli s.; indica anche, più generalmente, [...] , sed bene intelligendis et diligenter earum sensibus indagandis ", e il Comm. in Donatum di Servio [ediz. Keil, in Grammatici latini IV, Lipsia 1864, 418]: " Coniunctiones... copulativae dicuntur eo, quod et verba et sensum copulant, ut si qui ...
Leggi Tutto
D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] suoi Geniales dies.
Destinato sin da piccolo agli studi giuridici, il D. apprese i rudimenti della lingua latina alla scuola di grammatica di Giuniano Maio e completò la sua educazione umanistica, a partire dal 1473 all'incirca, a Roma, dove seguì le ...
Leggi Tutto
Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] a lungo un influsso francese diffusosi a partire dal Settecento. Per tale motivo, il loro uso fu spesso osteggiato dai grammatici di stampo purista, tra cui Antonio Cesari e Filippo Ugolini (➔ purismo). Sul finire del XIX secolo, però, alcuni (come ...
Leggi Tutto
grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...