Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] impregnata di logica formale. Questo processo, delineatosi verso la fine del 12° sec., si compie nel 13° sec.: la grammatica è via via assorbita dalla logica in vista di una filosofia del linguaggio che abbandona completamente lo studio dell’ornatus ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] un sistema distico formato, come in Archiloco, da un trimetro giambico e un dimetro giambico (➔ giambo). I grammatici posteriori chiamarono Epodi il libro di iambi («giambi») di Orazio, composto appunto prevalentemente di epodi (nella metrica latina ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] . Le prime testimonianze del fastidio per l'abuso di n. si trovano già in età classica, quando i retori e i grammatici latini definirono il concetto di vitiose loqui ("parlare in modo scorretto o corrotto"): i n. - detti verba nova ("parole nuove") o ...
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GINNASIO (gr. γυμάσιον, da γυμνός "nudo"; lat. gymnasium)
Aristide CALDERlNl
Giuseppe SPANO
Antichità classica. - È, secondo la definizione degli antichi, un luogo dove i giovani si esercitavano, [...] e quindi accanto al παιδοτρίβης e agli altri insegnanti, talora specializzati., di educazione fisica, nel ginnasio greco troviamo grammatici, filosofi, retori, filologi e citaristi. Vi si tengono lezioni, conferenze e gare di ogni specie. Talora il ...
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. I dadi (κύβοι, tesserae) erano nell'antichità piccoli cubi non diversi da quelli usati ancor oggi, per lo più d'osso o d'avorio; ma non mancano esemplari di piombo, bronzo, ambra, cristallo e terracotta. [...] potevano avere con le diverse gettate erano molte e ciascuna era designata con un nome; di questi, 64 sono riportati dai grammatici.
Affine al giuoco dei dadi, che si adoperava anche nei templi per la consultazione degli dei, è quello degli astragali ...
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LEVITA, Elia (Ēlīyyāh ben Āshēr ha-Lēwī)
Umberto Cassuto
Drammatico ebreo, nato a Neustadt presso Norimberga nel 1472. Venuto giovane in Italia, dimorò dapprima a Padova, poi a Venezia, e quindi, dalla [...] predecessori, specialmente da Dāwīd Qimḥī e da Abrāhām b. ‛Ezrā; ma seppe con sano discernimento trascegliere nelle opere degli antichi grammatici ciò che gli sembrava più giusto e più adatto agli scopi che si prefiggeva, e seppe esporlo con ordine e ...
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COLOCCI, Angelo
*
Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] , e linguisti dell'età classica sono largamente rappresentati nella biblioteca dei C., che possedeva però anche trattati contemporanei di grammatica e di metrica latina. La storia della poesia ritmica era un altro argomento sul quale il C. aveva in ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La musica
Christian Meyer
La musica
Osservazioni di carattere generale
La musica, come scienza e rappresentazione del mondo, attingeva [...] stesso modo, Giovanni di Garlandia definiva i valori di durata che costituiscono i modi ritmici, in rapporto ai tempi dei grammatici (così il valore di durata della breve, recta brevis, corrispondeva a un tempo, quello della lunga, recta longa, a due ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] G. Gatti, "Quest'è quel goffo e quel malvagio Neri", in Lingua nostra, XLI (1980), 1, pp. 19 s.; I. Bonomi, La grammatica di P. G.: saggio di un'analisi delle forme verbali del fiorentino vivo, in Il Rinascimento. Aspetti e problemi attuali, Atti del ...
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atto (sostant.)
Angelo Adami
È assai frequente in tutte le opere di D., in poesia e in prosa, in varie accezioni corrispondenti ai valori semantici di actio e actus e in concorrenza con ‛ operazione [...] 1954, 1173-74; Anselmo, Monologion, in Opera omnia, ed. F.S. Schmitt, I, Edimburgo 1946, 30-31; D. P. Henry, The De grammatico of St. Anselm. The Theory of Paronymy, Notre Dame Ind. 1964; M.-D. Chenu, La théologie au douuième siècle, Parigi 1957, 100 ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...