RANZANO, Pietro
Bruno Figliuolo
RANZANO, Pietro. – Nacque a Palermo, nel quartiere degli Amalfitani, non lontano dalla chiesa dell’Ordine domenicano, dedicata a S. Andrea, tra l’aprile del 1426 e quello [...] e con l’umanista lodigiano Maffeo Vegio (di entrambi i quali, a suo dire, pronunziò l’orazione funebre) e, inoltre, con i grammatici Giovanni Tortelli e Pietro Odo da Montopoli, con l’umanista marchigiano Niccolò Perotti, che sarà poi di lì a poco ...
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BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] istoriche d'illustri pisani, III, Pisa 1792, pp. 109-112. Sulle opere grammaticali: G. Manacorda, Fra, B. da S. Concordio grammatico e la fortuna di Gaufredo da Vinesauf in Italia, in Raccolta di studi... dedicati a F. Flamini, Pisa 1918, pp. 139-52 ...
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APOSTOLIO ('GRECO), Arsenio (Aristobulo)
Alessandro Pratesi
Figlio dello scrittore bizantino Michele Apostolio e della seconda moglie di lui, che proveniva dalla fiuniglia del conte Teodosio Corinzio [...] di Parigi) offerto al cardinale Egidio Colonna. Un epigramma di quattro versi l'A. compose pure per la raccolta di grammatici greci che Aldo Manuzio stampò nel 1496 con il titolo Thesaurus Cornucopiae et Horti Adonis. Lavorò poi ancora per il Manuzio ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] o spezzata» (Schiaffini 1935), per poi arrivare ad assumere la forma grafica per noi abituale, già nelle trattazioni dei grammatici della seconda metà del Cinquecento, da Lodovico Dolce (I quattro libri delle Osservationi, 1550) al citato Vittori da ...
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FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] nel sottotitolo. Il dialogo si articola in nove sezioni, ciascuna dedicata alla soluzione di un problema e avvalorata dall'autorità di grammatici e studiosi di ogni epoca e tendenza. Nella prima parte (pp. 1-49) si affronta la questione della lingua ...
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BASSORA
P. Cuneo
(arabo al-Baṣra; Balsora nei docc. medievali)
Capoluogo della omonima muḥāfaẓa, prov. dell'Iraq meridionale, situato a breve distanza dalla riva destra dello Shaṭṭ al-῾Arab, a metà [...] e riso. Divenne così una 'metropoli completa' (Massignon, 1954), dove filosofi, teologi, storici, poeti, grammatici, scienziati animavano importanti scuole delle rispettive discipline, che influenzarono sensibilmente la cultura islamica dei primi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cornelio Nepote e il relativismo dei costumi
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Cornelio Nepote è in contatto con i massimi [...] di vari ambiti della storia o della cultura, romani e stranieri, dai re ai generali, dagli oratori ai poeti, ai grammatici, agli storici. Di questa vasta mole è giunto sino a noi il libro sui condottieri stranieri, insieme alle biografie di Catone ...
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FELICE
Paolo Radiciotti
Grammatico, fiorì a Pavia nella seconda metà del sec. VII, al tempo del re dei Longobardi Cuniperto (unico sovrano dal 688 al 700). Principale fonte su di lui è Paolo Diacono, [...] risalire, senza eccezioni, ad epoca anteriore di almeno un secolo all'età di Felice.
Fonti e Bibl.: Ars anonyma Bernensis, in Grammatici Latini, VIII, Suppl. a cura di H. Hagen, Lipsiae 1870, p. 131; Pauli Diaconi Historia Langobardorum, a cura di L ...
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rasa
Termine sanscr. polisemico che indica l’esperienza estetica nella drammaturgia e nella poetica indiane. La teoria estetica del r. nasce in ambito teatrale e si estende poi alla poetica, che ne fa [...] particolare funzione linguistica che chiama vyañjanā, «suggestione» o «manifestazione» di un significato non esplicito. I grammatici (➔ Vyākaraṇa) avevano già individuato due funzioni linguistiche, una latrice del significato letterale e l’altra del ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] V. si dichiara analogista, ma è assai temperato) derivavano da varie fonti filosofiche, specie stoiche, e dai grammatici alessandrini e pergameni. Al centro della produzione varroniana erano le opere che studiavano le antichità nazionali: prima fra ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...