Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] ecc.) e un g. misto (l’epica, che unisce il g. drammatico ed espositivo).
La classificazione platonica passò ai grammatici e ai trattatisti dei secoli successivi grazie alla mediazione della Poetica di Aristotele, dove ha un ruolo centrale il ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] era l’arsi. I Greci chiamarono ϑέσις la parte del piede in posizione forte, ἄρσις quella in posizione debole. I tardi grammatici latini, richiamandosi a un modo diverso di segnare il tempo o anche riferendo i due termini alla voce invece che al piede ...
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Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] tempi.
L’etimologia del nome dei p. non sempre è chiara e quella tradizionale è talvolta frutto dell’immaginazione dei grammatici. Nella maggioranza i p. si rivelano, per il nome, come nuclei ritmici, usati in successione continua, di antiche danze e ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] arabe, Parigi 1810 (2ª ed. rifatta ed ampliata, 1831). A specialisti che vogliano conoscere le teorie e le finezze dei grammatici indigeni si rivolgono i 5 grossi volumi di M. S. Howell, A grammar of the classical Arabic language, Allahabad 1880-1900 ...
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GEROGLIFICI
Giulio Farina
. Con questo nome si suole intendere la scrittura degli antichi Egiziani. Il termine deriva da Clemente Alessandrino (Strom., V, 4,20) che la designa γράμματα ἱερογλυϕικὰ "lettere [...] l'accento e si riduce a ḥĕr; "faccia (sua)" presenta un'altra vocale ḥrá(f); sono quelli che i grammatici chiamano stato assoluto, stato costrutto, stato pronominale. Ciò che nella coscienza stava intimamente legato con l'idea "faccia" non erano ...
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LUCILIO, Gaio (C. Lucilius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Poeta latino. Nacque a Sessa Aurunca nell'anno 180 a. C. da famiglia equestre molto facoltosa. Militò nella guerra numantina (134-33 a. C.) [...] essa fosse dovuta all'autore, non si può dire con precisione. Il corpus completo fu raccolto da uno di quei grammatici studiosi di L., come Lelio Archelao, Vezzio Filocomo, Valerio Catone. Anche nell'età imperiale L. ebbe fervidi ammiratori.
Lo stato ...
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JAHVÈ
Alberto Vaccari
. Nome proprio della divinità nel monoteismo ebraico. Si legge più di 6000 volte nella Bibbia e una volta nell'iscrizione di Mesha, re di Moab (sec. IX a. C.). Nell'originale scrittura [...] , nella forma verbale che esprime l'azione duratura, continuata. Può rimaner dubbio però se sia alla voce semplice (kal dei grammatici) o alla causativa (hiphil). L'aspetto più ovvio è quello di un hiphil. Jahvè perciò verrebbe a significare "(Colui ...
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Grammatico, certamente greco e del sec. IV, forse cristiano; tradusse dalla sua lingua per l'apprendimento del latino un testo grammaticale sostanzialmente basato su Cominiano, che fiorì intorno al 300, [...]
Se si astrae da qualche disordine a cui l'Ars di D. è andata incontro, la sua linea non differisce dalla comune delle grammatiche scolastiche romane. Puramente scolastico ne è il tono; ed è bilingue, non già a rilevare i caratteri d'una lingua con l ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] anche il titolo ne dichiara il contenuto più ampio: dei tre libri di cui si compongono, solo il terzo è una grammatica, mentre i primi due parlano della storia, della formazione, dei pregi e caratteri del volgare, e definiscono il livello stilistico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’insediamento della dinastia aragonese Napoli diventa sede di uno dei principali [...] degli accademici pontaniani prendono spesso spunto da avvenimenti della vita cittadina, evitando disquisizioni astratte o le pedanterie dei grammatici che riducono lo studio della lingua a rigida precettistica. Il sarcasmo con cui Pontano colpisce i ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...