Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] stretta diaframmatica maggiore.
Approssimanti, nasali e liquide (vibranti e laterali, secondo una terminologia che risale alla grammatica latina) sono anche dette sonoranti poiché sono sonore. Approssimanti, fricative e liquide sono anche note come ...
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Nome («i separanti») dato nell’età alessandrina ai grammatici greci che negavano che l’Iliade e l’Odissea potessero appartenere a un solo autore; tra essi, Xenone ed Ellanico. Nei c. si trovano i prodromi [...] della questione omerica ...
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Segno in forma di forcella (〉 o 〈) usato dai grammatici alessandrini e poi nel Medioevo: era posto nei margini delle opere per richiamare l’attenzione del lettore su qualche passo importante e, in particolare, [...] per porre in evidenza passi citati, versi ritenuti spuri e simili ...
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I grammatici e talora i linguisti chiamano aferesi il dileguo della sillaba iniziale (per lo più formata da una semplice vocale), dileguo che si avverte confrontando forme di una fase più antica e di una [...] più recente della medesima lingua (p. es. il latino e l'italiano), ovvero confrontando due allotropi. Così adamante-, labellu- sono diventati diamante, avello; arena e rena, Evangelo e Vangelo si equivalgono ...
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endiadi
Francesco Tateo
Termine con il quale i grammatici latini indicano l'espressione, mediante una coppia di sostantivi, di un concetto che andrebbe logicamente espresso con un sostantivo e un aggettivo [...] o con un sostantivo accompagnato da un complemento di specificazione. Non catalogata dai retori medievali, ma piuttosto dai moderni, l'e. è frequente nella poesia latina ed è ripresa nella lirica italiana, ...
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Termine usato dai grammatici greci a indicare un caso particolare di caduta di uno o più suoni in fine di parola (cfr. ἀϕαίρεσις all'iniziale, συγκοπή all'interno, v. aferesi, sincope), p. es., δῶμα, δῶ [...] "casa"; con lo stesso significato è impiegato ancora oggi. L'apocope è dovuta linguisticamente a due forze: una fonetica che si manifesta sia attraverso l'indebolimento spontaneo della finale delle parole, ...
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I grammatici chiamano articolo determinativo quella particella che si unisce a un sostantivo per limitare il concetto generale, caratterizzandolo come presente allo spirito degl'interlocutori. Per esempio [...] la frase chiudi la porta indica una porta determinata, nota a chi parla e a chi ascolta. Si tratta dunque d'un aggettivo dimostrativo indebolito, e tale l'articolo è di solito storicamente: il gr. ὁ, ἡ, ...
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IMPERFETTO
Giacomo Devoto
Tempo del verbo indicante azione non compiuta: concetto introdotto dai grammatici latini in opposizione al perfetto (v.), tempo e sistema di tempi indicanti l'azione compiuta. [...] Opposto è il valore del cosiddetto imperfetto greco, indicante l'azione che si svolge nel passato e chiamato πασῳχημένος insieme col piuccheperfetto (stato di cose raggiunto nel passato). Il valore latino ...
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Descrizioni medievali dei monumenti pagani e cristiani di Roma («Meraviglie di Roma»), opera di grammatici ed eruditi che raccoglievano tradizioni e indicazioni spesso leggendarie ma a volte esatte e ancor [...] oggi utilissime alla topografia romana. Questo genere letterario, le cui origini non sono ancora accertate e che alcuni collegano al clima della renovatio Imperii dell’età di Ottone III, è già affermato ...
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Scrittore ecclesiastico e cronista (n. 1053 - m. Nogent-sous-Coucy 1121). Autodidatta o discepolo di grammatici mediocri, a tredici anni si fece monaco a Flay e subì molto l'influenza di s. Anselmo, che [...] gli fece conoscere s. Gregorio Magno. Abate di Nogent-sous-Coucy (1104), ha lasciato una gran quantità di opere di notevole valore: De vita sua, De pignoribus sanctorum, Gesta Dei per Francos, in cui racconta ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...