Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Terenzio: il Menandro latino
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Terenzio non è amato dai suoi contemporanei: troppo diverso [...] relazione padri-figli e il problema della migliore forma di educazione.
Una vita per il teatro
Su Publio Terenzio grammatici ed eruditi antichi scrissero molto: il fatto di essere diventato presto un autore scolastico ha preservato integralmente la ...
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Glottologo italiano (Roma 1923 - ivi 2008). La vastità dei suoi interessi, espressa da numerose ricerche di semitistica, germanistica, romanistica (di grande rilievo i suoi lavori di linguistica ladina), [...] ha pubblicato alcuni fondamentali lavori sulle lingue e culture iraniche; ha dato anche un notevole impulso agli studi sui grammatici antichi, grazie a una serie di contributi su Aristotele, Varrone, Lucilio. Socio naz. dei Lincei (2001).
Opere
Tra ...
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LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] , menziona un genere "misto", privo di carattere proprio, in cui rientrerebbero i carmi lirici; più tardi i grammatici revocarono in dubbio la distinzione del genere misto dall'espositivo, e intesero piuttosto farne un genere duplice, contrapposto al ...
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SVETONIO, Gaio Tranquillo
Arnaldo Momigliano
SVETONIO, Gaio Tranquillo (C. Suetonius Tranquillus).a - Biografo ed erudito romano. Nacque in data incerta, forse intorno al 69 d. C., da un tribuno angusticlavio [...] il metodo erudito di Sv. Essa abbracciava le biografie di cinque categorie di uomini di cultura: poeti, oratori, storici, filosofi, grammatici e retori. L'ultima sezione ci è ancora conservata in gran parte insieme con il Dialogus de oratoribus e la ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] le origini del trobar clus: quella che ne fa derivare i presupposti teorici e pratici da fonti latine medievali (dei grammatici e dei retori), e quella che tenta di spiegarne il sorgere e la formazione ricostruendoli nell'ambito della stessa poesia ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] .
A questa domanda, che gli uomini si fanno da sempre, tentarono di rispondere già nell’antichità i filosofi e i grammatici: Simone (200819: 284) ricorda che «in Platone e in Aristotele si trovano tentativi tutt’altro che approssimativi di isolare ...
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Bene da Firenze
Francesco Tateo
Maestro di grammatica nello Studio bolognese, succeduto forse a Boncompagno, allontanatosi da Bologna nel 1215. Nativo di Firenze, compì probabilmente i suoi studi a [...] de accentu e le Regulae de metris (Bibl. Nazion. di Parigi, Nouv. Acq. 353), la cui presenza in opere di grammatici più recenti attesta la grande considerazione in cui veniva tenuto l'insegnamento di B. ancora nella seconda metà del secolo.
L ...
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Sallustio Crispo, Caio
Giorgio Brugnoli
Storico e uomo politico romano (originario di Amiternum, 86 a.C. - 35 a.C.). Di lui rimangono, in frammenti, le Historiae in 5 libri che, in continuazione alle [...] ricavati dalle due monografie sallustiane, attinti per di più assai probabilmente da raccolte già formulate nel Tardo-antico o da grammatici e scoliasti che di quelle si erano serviti.
È così da smentire la tesi di Oeschger che Brunetto Latini, che ...
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Poeta comico romano (2º sec. a. C.). Frequentatore dei cenacoli aristocratici che a Roma, nella prima metà del 2º sec., andavano assimilando la cultura greca, fu autore di commedie, nelle quali si allontanò [...] è la cronologia della loro composizione e rappresentazione: dalle didascalie premesse a ciascuna di esse dai grammatici antichi si ricava il seguente ordine: Andria, 166; primo tentativo di rappresentazione dell'Hecyra, 165; Heautontimorumenos ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] scritto da Apollonio Discolo (2° sec. d.C.). Le notevoli diversità sintattiche del latino rispetto al greco stimolarono i grammatici latini a dare un’elaborazione teorica ai fenomeni sintattici della loro lingua e le cognizioni da essi raggiunte (la ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...