PERIFRASI (gr. περίϕρασις)
Bruno Migliorini
Col nome greco di perifrasi o con i suoi equivalenti, circonlocuzione o giro di parole, la retorica indica quel procedimento per cui il concetto è espresso, [...] oiseau domestique dont le chant annonce le jour, et qui n'a que son pailler pour théâtre de ses exploits".
I grammatici chiamano talora forme perifrastiche quelle composte di più termini, come, per esempio, il latino laudandus eram o come l'italiano ...
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È la soluzione di un gruppo di consonanti per mezzo di una vocale intermedia. Essa si produce per due cause sostanzialmente diverse, per la difficoltà effettiva della pronuncia del gruppo consonantico [...] è caratteristica dell'osco: aragetom invece di argentum. Equivalente è nella terminologia linguistica la parola dei grammatici indiani svarabhakti; di significato più ampio, non limitato alle vocali è, conformemente alla sua etimologia, epentesi ...
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PLOZIO Sacerdote (Marius Plotius Sacerdos)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Fiorì molto probabilmente sotto il regno di Diocleziano. Compose un'opera grammaticale latina intitolata Artium Grammaticarum [...] dedicato alla metrica e tradisce una conoscenza della materia più che superficiale. P. Sacerdote tra i suoi predecessori cita il metricologo Iuba ed il retore Aquila Romano. Edizione di Enrico Keil, Grammatici latini (VI, Lipsia 1871, p. 427 segg.). ...
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BOLOGNI, Girolamo
Remo Ceserani
Nacque forse il 16 marzo 1454 (fu battezzato il 25) dal notaio Gianmatteo e da Lucia Rolandello.
La famiglia paterna s'era trapiantata da Bologna a Treviso nel sec. XIV [...] i genitori, ai cinque fratelli fece quasi da padre, e da maestro, lo zio Francesco Rolandello, il migliore dei "grammatici" trevigiani del secondo Quattrocento.
Il B. fu educato agli studi giuridici e letterari ed entrò molto presto in contatto con ...
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Diritto
Ciascuna delle annotazioni interlineari o marginali che accompagnano i testi giuridici medievali. Con valore collettivo, la raccolta delle annotazioni di un glossatore a un testo, con eventuale [...] (g. a Omero si fanno risalire al 5° sec. a.C.) e particolarmente ampia ne è l’applicazione da parte dei grammatici dell’età alessandrina. Durante l’età tardo-repubblicana e imperiale romana non mancarono i glossatori, fra i quali troviamo nomi come ...
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OFILIO, Aulo (Aulus Ofilius)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giurista romano della seconda metà del sec. I a. C., allievo di Servio Sulpicio Rufo e maestro di Q. Elio Tuberone e di C. Ateio Capitone: di condizione [...] , 2, de orig. iur., 2, 44) loda la diligentia. Niente ce ne è pervenuto; ma varie opinioni di O. sono citate da giuristi e grammatici.
Alla sua amicizia con Cesare si riannoda l'opinione che il dittatore si sia rivolto a lui per attuare l'idea di una ...
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RUINKEN, David
Filologo, nato a Stolp in Pomerania il 2 gennaio 1723, morto a Leida il 14 maggio 1798. Dopo avere studiato nell'università di Wittenberg, passò a Leida alla scuola di T. Hemsterhuis, [...] critica oratorum graecorum (ivi 1768), Velleio Patercolo, e le opere del Mureto (voll. 4, ivi 1789). Contribuì molto allo studio filologico di Platone, e apportò importanti e numerosi contributi alla conoscenza dei grammatici e retori romani. ...
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Nella Grecia antica, canto corale celebrativo di azioni insigni. In Pindaro è equivalente a epinicio per una vittoria agonale, ma fu detto e. anche il canto conviviale laudativo a solo, più breve, che [...] divenne una consuetudine per i re ellenistici e poi per gli uomini illustri e imperatori di Roma; nel periodo imperiale i grammatici Ermogene e Menandro ne fissarono le norme. Non scomparvero tuttavia gli e. poetici; se ne ha un esempio in età ...
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TERENZIO, Afro Publio (P. Terentius Afer)
Giorgio Pasquali
Poeta comico romano. Notizie biografiche, evidentemente non tutte documentarie, ci fornisce la vita di Svetonio preposta al commento cosiddetto [...] si accordano bene con queste date. S'intravedono del resto le ragioni che possono avere indotto in errore i grammatici redattori delle didascalie: dell'Hecyra sono testimoniate da T. stesso almeno tre rappresentazioni, delle quali due non condotte a ...
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Parte del discorso che definisce una qualia. Formalmente l'aggettivo ha comune col nome (v.) il tipo di flessione, se ne distingue per la "mozione", cioè per la capacità di assumere indifferentemente suffissi [...] è vano, questi ostacoli rendono vano qualsiasi sforzo.
L'identità dell'aggettivo e del nome è ovvia per tutti i grammatici antichi, ed è implicita nell'etimologia della parola. Questo perché veniva considerata a parte un'intera categoria di aggettivi ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...