universali, teorie indiane degli
Nella letteratura filosofica indiana gli universali (jāti o sāmānya) hanno due principali funzioni, semantica e ontologica. Gli universali, infatti, sono sia postulati [...] della parola, cioè se esso sia individuale o universale, è di grande interesse nella filosofia dei grammatici (➔ Vyākaraṇa). Patañjali cita due antichi autori, Vyāḍi e Vājapyāyana, come autorevoli teorici, rispettivamente, del significato individuale ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] dalle indagini dei fratelli Schlegel, dei Grimm, di W. von Humboldt e F. Bopp, che nel 1833 pubblicò una grammatica comparata delle lingue i. allora note (sanscrito, iranico, greco, latino, lituano, gotico e tedesco; nella seconda edizione del 1857 ...
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LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] la tradizione, Abū 'l-Aswad ad-Du'alī (morto nel 680-681 d. C.; cfr. I, p. 154). Gli Ebrei cominciarono a scrivere grammatiche della loro lingua e a studiare teoricamente l'ebraico classico sotto l'impulso degli Arabi, verso il sec. X; uno dei primi ...
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Filologo inglese. Nacque a Oulton nel Yorkshire, nel 1662; nel 1700 fu nominato Master del Trinity College, nel quale ufficio rimase fino alla morte (1742).
Nella ricca biblioteca di E. Stillingfleet, [...] numerosi emendamenti, il B. s'indugia in lunghe digressioni in cui mostra un'eccezionale conoscenza, specialmente dei grammatici greci e latini; particolarmente interessanti le osservazioni sugli anapesti del dramma greco, ch'egli per primo riconobbe ...
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Nella logica, è la qualità che viene affermata o negata al soggetto, e che costituisce in tal modo il secondo elemento del giudizio. In quanto si distingue dal semplice accidente (συμβεβηκός, accidens, [...] , o, per quanto in forma non così rigorosa, quelli posti dagli scolastici come essenziali al concetto di Dio.
I grammatici chiamano attributo quell'elemento (di solito un aggettivo) che attribuisce una data qualità ad un nome a cui va immediatamente ...
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INTERIEZIONE
Giacomo Devoto
Parte del discorso di valore essenzialmente affettivo, destinata a rappresentare piacere, dolore, meraviglia. Parole o gruppi di parole possono assumere valore o funzione [...] di un sistema originariamente di sole interiezioni.
La categoria delle interiezioni è una conquista dei grammatici latini: interiectio così chiamata, secondo il grammatico Diomede, perché "aliis partibus orationis interiaci et inseri solet". ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] e il plurilinguismo del dominio italo-romanzo, l’unico punto di riferimento normativo può individuarsi nel latino, che rappresenta la grammatica, la lingua delle scritture, in cui a poco a poco i diversi volgari riescono a trovare spazio: è il latino ...
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ossitono
Ghino Ghinassi
Nelle parole o., cioè accentate sull'ultima sillaba di origine latina, l'uso dantesco non presenta divergenze sostanziali dall'uso moderno. Si può osservare, tutt'al più, in [...] passi a trattare di parole dotte, e specialmente di nomi propri, di origine non latina. In questi casi i grammatici medievali consigliavano in linea di massima la pronuncia ossitona. La regola, riassunta da Alessandro di Villadei nel distico " Omnis ...
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Vedi FARSALO dell'anno: 1960 - 1973
FARSALO (v. vol. iii, p. 597)
L. Beschi
Ancora aperto resta il problema della identificazione della antica Phthia omerica.
N. Verdelis pensava che essa si trovasse [...] è dell'opinione che non qui vada cercata l'antica Phthia, che forse più che un centro era, come già sostenevano i grammatici antichi, una intera regione. Comunque sia, la consistenza dei resti della collina di Fetih Djami - dal Neolitico recente all ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] a quella del Ṛgveda, già la lingua dell'Atharvaveda e dei Brāhmaṇa, e particolarmente il sanscrito classico, il quale venne fissato dai grammatici, la cui opera culminò con Pāṇini (secolo IV a. C.), ma che non si arrestò prima del secolo II a. C. Per ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...