Poeta latino (secc. 2º-1º a. C.). Si ritiene da alcuni che si chiamasse Levio Melisso. Fu dell'ambiente di Q. Lutazio Catulo, console nel 102 a. C., che accoglieva la cultura greca, specialmente nelle [...] di L. si offuscò nel rigoglio dell'elegia latina. Ma nel periodo arcaizzante posteriore fu di nuovo ricordato e i grammatici Gellio, Carisio e altri ci hanno conservato frammenti della sua opera poetica: Erotopaegnia ("Scherzi d'amore") in 6 libri ...
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LIBERALI Le arti liberali che costituivano durante il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); [...] di Seneca e di Quintiliano, prima della retorica e della filosofia si studiava la litteratura (lettura e scrittura), poi la grammatica, la geometria (di cui l'aritmetica era una parte) e la musica. Questi studî da Seneca sono denominati artes ...
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PANFILO (Παμϕιλος, Pamphīlus) di Alessandria
Camillo Cessi
Lessicografo greco vissuto sul finire del sec. I a. C. e al principio del sec. seguente; fu un aristarcheo, pur conservando la propria indipendenza [...] ebbe collaboratore Zopirione) raccolse quanto avevano già studiato i suoi predecessori: la sua opera rimase fondamentale per i successivi grammatici. Se poi sia altro titolo di quest'opera (Reifferscheid) o sia un'opera a sé (Wellmann) il Λειμών o ...
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LOUSOI (οἱ Λουσοί)
L. Guerrini
Antica città dell'Arcadia. Nella parte settentrionale dell'Arcadia si innalzava un santuario di Artemide, famoso nell'antichità, situato in vicinanza, e strettamente connesso [...] ἴχνη ϕαίνεται καὶ σημεῖα (Strabo, viii, 388 K.).
Di Kleitor (Κλείτωρ; Κλήιωρ in iscrizioni e monete; Κλιτόριον presso i grammatici; Clitorium), della quale oggi sono appena visibili l'acropoli cinta di mura con torri rotonde e la cavea del teatro che ...
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VIRGILIO Marone il Grammatico
Fausto Ghisalberti
Nativo forse di Tolosa, visse nel sec. VI tra la popolazione aquitana appartenente alla parte iberica della Gallia, e parlò il dialetto di Bigorre. Si [...] state tramandate soltanto 15 Epitomae e 8 Lettere su questioni grammaticali o metriche. In esse nomina un gran numero di grammatici contemporanei che portano i nomi di antichi autori latini. Si è pensato che tutto questo mondo culturale sia affatto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scuola di Port-Royal elabora un sistema di razionalismo filosofico in cui logica, [...] e religione all’abbazia di Port-Royal
La scuola di Port-Royal è costituita da una comunità di filosofi, teologi e grammatici che dal 1636 sono ospitati nell’abbazia di Port-Royal-des-Champs, nella valle di Chevreuse, a dieci chilometri da Versailles ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] d'animali o di uomini e successivamente quello di parte della legione, di coorte (v.): i grammatici preferiscono per il primo significato la grafia cors, per il secondo cohors.
La voce continua del Medioevo per indicare l'insediamento rurale, cioè l' ...
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Uomo di alto grado sociale, secondo la soprascritta ai suoi Exempla elocutionum del codice perduto di Bobbio, di cui ci resta la trascrizione dell'umanista Parrasio (vir clarissimus, orator, comes primi [...] dà il trattato come di Cornelio Frontone; più ampia di materiale l'edizione romana del 1823. Nel 1830 segue il Lindemann, Grammatici latini, I, p. 209 segg. Sul manoscritto del Parrasio, Napol., IV A 11, da cui i rimanenti derivano, poggia l'edizione ...
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PANFILA (Παμϕίλη, Pamphĭla)
Camillo Cessi
Di Epidauro, ma per taluni di origine egizia, figlia del filologo Soteride e sposa del grammatico Socratide (o Soteride?), visse al tempo di Nerone. Ebbe grande [...] della più varia erudizione, che riunì nei suoi Commentarî storici in 33 libri, larga e preziosa fonte per storici e grammatici (citati spesso da Diogene Laerzio e da Gellio). Taluno ne contesta l'autenticità attribuendoli al padre Soteride, al quale ...
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Filologo, nato a Brema il 20 gennaio 1820, morto a Berlino-Lichterfelde il 18 giugno 1875. Fu insegnante medio a Pforta (Merseburg) dal 1844 al 1866. Lo studio delle lingue italiche deve a lui notevoli [...] der lateinischen Sprache), opera ancora oggi notevole per l'immenso materiale raccolto e per la retta interpretazione dei grammatici nella teoria dell'accentuazione, mentre naturalmente è invecchiata per il resto, specialmente per quanto riguarda il ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...