NOMINATIVO (fr. nominatif, sp. nominativo; ted. Nominativus; ingl. nominative)
Giacomo Devoto
Caso (v.) della flessione nominale che rappresenta il soggetto. Dal latino nominativus (casus), che traduce [...] , in confronto agli altri casi (detti obliqui) perché rappresenta la forma normale, dalla quale, secondo i grammatici antichi, gli altri casi si sarebbero formati, inclinandosi.
La posizione del nominativo come caso rappresentativo della declinazione ...
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Vedi CORONA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CORONA (corona)
L. Breglia
L'argomento è di quelli che presentano diversissimi interessi secondo i punti di vista differenti e che pertanto hanno generato intorno [...] non altrettanto sicura è la derivazione di quest'ultimo, con significato improprio, dal vocabolo greco κορώνη = anello, o κορωνίς. I grammatici antichi peraltro lo collegano a χορός e chorus (Apione, presso Athen., xv, 680 d.; Festo, s. v. Corona) o ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] accolse i dotti conversari degli eruditi immaginati dal C. nella sua opera. Quanto all'epiteto di Ateneo spettante al grammatico non è impossibile che la sua scelta possa ricollegarsi, come suggerisce la Corti, alla diffusione che nel primo ventennio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] grammaticali e considerando la lingua come un capriccio dovuto all’uso. A lui spetta il merito di aver introdotto lo studio della grammatica a Roma durante un soggiorno nel 170-169 a.C. e di aver posto le basi per gli importanti sviluppi successivi ...
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CORNARO, Giuseppe Antonio
Paolo Preto
Nato nel 1725 (non sappiamo se a Venezia o a Bergamo), condusse una vita piuttosto ritirata ed oscura, di cui sono rimaste poche e scarne notizie. Di lui sappiamo [...] della lingua latina, semplice e libera dalle tante "intralciatissime regole e cianciafruscole" insegnate dai grammatici pedanti e lontane dai problemi di apprendimento degli adolescenti. Cominciò ben presto a frequentare il piccolo ma vivace ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] o età, canonica; ecc.
I canoni letterarî.
Il nome di canone suole essere dato a una scelta che già i grandi grammatici alessandrini Aristofane di Bisanzio (v.) e Aristarco (v.) avrebbero fatto tra gli scrittori greci antichi a loro pervenuti. A tale ...
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EGLI / LUI
I pronomi ➔personali soggetto di 3a persona sono:
– egli, lui ed esso per il singolare maschile;
– ella, lei ed essa per il singolare femminile;
– loro, essi/esse per il plurale.
Tra questi, [...]
L’uso di lui, lei e loro come pronomi soggetto è stato a lungo sanzionato dai grammatici del passato e oggetto di dibattito nella storia della grammatica italiana fin dal Cinquecento. Oggi non vi sono più dubbi sull’accettabilità di queste forme. ...
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Significa propriamente "canto aggiunto" e indica in genere quel verso o colon che serve di clausola a un periodo metrico (detto periodo epodico). Più specificamente si chiama epodo il secondo verso e, [...] di δίστιχον ἐπῳδικόν, di cui si ritiene inventore Archiloco, e che Orazio imitò nel suo libro di Giambi, dai grammatici posteriori chiamato appunto di Epodi. Archiloco stesso usò altre forme di composizioni epodiche (p. es. dattilo, itifallico più ...
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Grammatico latino (4º-5º sec. d. C.); maestro di grammatica a Roma, famoso interprete di Virgilio, di cui scrisse un prezioso commento giuntoci in varî mss. dal 9º sec. Questo contiene una Vita di Virgilio [...] a S., ma non in modo certo, anche altri scritti: De finalibus, De centum metris, De metris Horatii, Glossae Servii grammatici. Il cosiddetto Servius auctus o plenior o Danielino (perché pubblicato da P. Daniel nel 1600) non è da considerare una più ...
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ḤAYYŪG, Hĕhūdāh Ben Dāwīd (in arabo Abū Zakariyyā' Yaḥyà ibn Dāwūd)
Umberto Cassuto
Grammatico ebreo della fine del sec. X e del principio dell'XI. Nato a Fez, visse a Cordova: le date precise della [...] grandi profeti, e forse anche i dodici profeti minori). In queste opere, nelle quali si vale della terminologia creata dai grammatici arabi, egli dà prova di fine intuito, di lucida mente ordinatrice, e di ammirevole precisione scientifica. È a buon ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...