Scrittore latino contemporaneo di Cicerone. Della sua vita sappiamo solo che fu in rapporto familiare con Cicerone, cui diede appoggio contro Catilina. Si schierò a lato di Pompeo nella guerra civile; [...] bandito da Cesare, morì in esilio nel 45. Scrisse di grammatica, di teologia, di scienza naturale.
L'opera sua Commentarii grammatici, in almeno 29 libri, più che una esposizione sistematica delle discipline grammaticali era una raccolta di ricerche ...
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Poeta, vissuto nei primi decennî del sec. III a. C. Cantò, tra l'altro, la distruzione della sua patria per opera di Lisimaco di Tracia (circa il 290). Pare che svolgesse la maggior parte della sua attività [...] ad Atene quando ancora fioriva la commedia nuova e le scuole dei filosofi e dei grammatici attiravano la folla dei giovani studiosi, prima che Alessandria d'Egitto fosse diventata il nuovo centro della cultura. Un suo componimento è diretto a ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] eccellenza, nella forma regolata e codificata dagli stessi brahmani in funzione dell’esegesi religiosa, ma anche dall’opera di grammatici, primo per importanza Pāṇini (5°-4° sec. a.C. ca.); un s. ieratico, ovvero la lingua della letteratura esegetica ...
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Grammatico bizantino, le cui lezioni su tutte le parti della grammatica, tenute a Costantinopoli verso il principio del sec. VI, furono raccolte dagli scolari e diffuse in forma di appunti. Delle sue opere, [...] greca, vanno ricordati gli scolî ai Canoni nominali e verbali di Teodosio d'Alessandria, largamente usati dai grammatici del Rinascimento (Costantino Lascari e Urbano da Belluno), il commentario al manuale di Efestione e un commento grammaticale ...
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Poeta lirico romano, che dové essere di notevole valore, almeno per testimonianza di Quintiliano (Inst. orai., X, 1, 96), il quale, dopo aver detto che tra i lirici romani solo Orazio merita di esser letto, [...] lirici?) e versi anonimi foggiati a mo' d'esempio nel citato De metris. Questo è pubblicato nel 6° volume della collezione dei Grammatici del Keil (pp. 255-272), nel quale è anche un trattatello De metris Horatii, che non sembra invece di C. B. (pp ...
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BORFONI, Folchino
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Appartenente a un'agiata famiglia cremonese, di cui si hanno notizie a partire dal 1204, esercitò la professione di retore e di grammatico nella sua città natale tra la fine del [...] classica, XXX (1902), pp. 310 s.; G. Biadego, Un cremonese maestro a Verona, Verona 1905 (per nozze Avena-Tebaldini); Id., Il grammatico Bartolomeo B. da Cremona maestro a Verona e Vicenza nel sec. XV, in Arch. stor. lomb., XXXIII(1906), pp. 353-365 ...
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Disciplina linguistica che studia la storia delle parole, risalendo fino al punto della storia o della preistoria di un vocabolo ( etimo) in cui esso risulta appartenente a una famiglia di altri vocaboli. [...] è puramente arbitrario ma naturalmente connesso con la realtà e la struttura della ‘cosa’ designata. I filosofi e grammatici greci indicavano con il termine etimo un modo particolare e arbitrario, da essi supposto, di adeguamento della parola all ...
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Umanista (Rimini 1405 - ivi 1475). Buon conoscitore del latino e del greco, spaziava spesso in altri campi della cultura. La sua fama è infatti legata soprattutto ai 12 libri De re militari, composti tra [...] del condottiero e su ogni aspetto della milizia e della guerra.
Vita
Appartenente a una famiglia di notai, grammatici, cancellieri e letterati, della quale sono da ricordare il padre Abramo (Cicco), originario di Macerata Feltria, il fratello ...
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ILIZIA
G. Gualandi
(Εειᾒϑυια, Ilithyia). − Dea protettrice dei parti, considerata come divinità singola e anche moltiplicata in più personificazioni dei dolori dei parti. Era figlia di Hera e di Zeus [...] generò Eros (Paus., viii, 21, 3).
Esistono numerose varianti del nome, la cui etimologia è incerta e discussa. Dagli antichi grammatici è fatto derivare dal verbo ε½λευᾒϑω (= venire), in quanto I. è invocata nei parti perché il bimbo venga alla luce ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] e del waw consecutivo; fissa l'uso del participio qal attivo in funzione di presente, un tempo assente dalla grammatica classica. Termini moderni vennero resi mediante l'estensione semantica di termini antichi (per es. ḥašmāl per "elettricità", da un ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...