Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] la dislocazione a destra si sarebbe progressivamente trasformata da tecnica di messa in rilievo a struttura grammaticalizzata; ➔ grammaticalizzazione) non è evidente infatti «che cosa ci sia di veramente dislocato» (Berruto 1986: 56; Rossi 1999 ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] atte a introdurre consecutive deboli si sono costituite infatti nel Quattrocento, probabilmente per processi di ➔ grammaticalizzazione, in base ai quali l’intensificatore tende ad agglutinarsi alla congiunzione subordinante che. Nei testi ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] diventati nomi, con un processo talvolta chiamato di ➔ lessicalizzazione. Diverso, e opposto, il caso della ➔ grammaticalizzazione, che si ha quando elementi appartenenti a una classe aperta diventano elementi funzionali o grammaticali, indisponibili ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] )
Si può notare come la citata congiunzione allorché (§2) possa essere considerata l’esito di un processo di ➔ grammaticalizzazione di una struttura del tipo di: all’ora che.
Alcuni degli elementi che introducono le frasi temporali (congiunzioni ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] e familiare rispetto a quello espresso dalle forme realmente neutre (lo, etc.). […] Queste locuzioni tendono progressivamente alla grammaticalizzazione e spesso i parlanti non sono più in grado di risalire al sostantivo originario a cui si riferisce ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] , Roma, Bulzoni, pp. 135-153.
Berretta, Monica (1997), Sul futuro concessivo: riflessioni su un caso (dubbio) di de/grammaticalizzazione, «Linguistica e filologia» 5, pp. 7-40.
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] sviluppati nel tempo da un nucleo primario centrale (cfr. § 1).
Si tratta in parte di un fenomeno di ➔ grammaticalizzazione. Per es., per allora, a partire dal valore temporale e dalla funzione referenziale originaria, si sono sviluppate funzioni ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] generalmente formate con l’aggiunta del che, alcune delle quali si sono poi grammaticalizzate (è il caso di per che > perché; ➔ grammaticalizzazione). Nella costruzione delle locuzioni è ravvisabile la tendenza all’uso di incapsulatori cataforici ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] sono regolarmente presenti ➔ deittici testuali;
(c) nomi alterati (purché non si tratti di casi di ➔ grammaticalizzazione), esclamazioni, interiezioni (➔ interiezione), avverbiali valutativi e in generale espressioni che riguardano il dominio dell ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] nel parlato in domande come (che) cazzo dici?, peraltro fortemente marcate in diafasia (➔ parole oscene).
Tra le grammaticalizzazioni primarie e secondarie diffuse soprattutto nel parlato si possono citare (Renzi 2000) tipo con valore avverbiale (lui ...
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grammaticalizzazione
grammaticaliżżazióne s. f. [der. di grammaticalizzare]. – In linguistica, l’impiego di un elemento lessicale in funzione di elemento grammaticale; o anche il fenomeno per cui un elemento lessicale, dotato di un suo contenuto...
grammaticalizzare
grammaticaliżżare v. tr. [der. di grammaticale]. – In linguistica, rendere grammaticale, cioè dare a un termine o elemento lessicale carattere e funzione di elemento grammaticale; nell’intr. pron., grammaticalizzarsi, riferito...