Germanista e glottologo (Lippoldsberg, Hofgeismar, 1850 - Lipsia 1932), prof. a Jena (1871), a Tubinga (1883), a Halle (1887) e a Lipsia (1892). Editore di testi (Taziano, Murbacher Hymnen, Heliand, Oxforder [...] Benediktinerregel, e, con E. Steinmeyer, Die althochdeutschen Glossen), studioso di questioni di grammatica storica (Angelsächsische Grammatik, 1882, ultima ed. Altenglische Grammatik, con K. Brunner, post., 1951) e di metrica germanica (Beiträge zur ...
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Storico e linguista (Vogtendorf, Franconia, 1806 - ivi 1856), prof. nei licei di Spira (1839) e di Bamberga (1847). Tra le opere storiche è ancora oggi fondamentale l'ampia Die Deutschen und die Nachbarstamme [...] (1837; rist. 1925); tra le linguistiche la più importante è la Grammatica celtica (1853; 2a ed., curata da H. Ebel, (1868-71). ...
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Orientalista italiano (Roma 1850 - ivi 1912). Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1869, insegnò teologia nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut (1879-89) e lingue orientali nell'univ. Gregoriana di Roma e poi [...] (1909) nel Pontificio istituto biblico. Pubblicò alcuni testi siriaci, una grammatica siriaca e una ebraica (1907). ...
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Filologo greco di Adramittio in Misia (2º sec. a. C.), scolaro di Aristarco ad Alessandria, poi a Pergamo di Cratete, i cui metodi di esegesi omerica egli seguì nell'opera Sulle esegesi di Aristarco. Si [...] occupò di Esiodo e di Aristofane e scrisse di grammatica (sul verbo) e di lessicografia. ...
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Nome italianizzato dell'arabo Ibrāhīm ibn Ibrāhīm ibn Dāwūd Ḥāqilānī, dotto maronita (Hāqilī, Libano, 1605 - Roma 1665), prof. a Roma di arabo e siriaco. Collaborò alle parti araba e siriaca della Bibbia [...] poliglotta di G.-M. Le Jay (1628-45). È autore di una grammatica siriaca (1628) e di varî altri scritti, tra i quali anche versioni dal siriaco e dall'arabo (fra queste i cosiddetti canoni arabi del concilio di Nicea). ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] (1999), Le français en diachronie: douze siècles d’évolution, Paris, Ophrys.
Salvi, Sergio (1988), La frase semplice, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol ...
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Linguista (Varsavia 1879 - ivi 1939). Si è occupato di linguistica generale, comparata e slava. Tra le sue numerose opere vanno ricordate: O podstawach psychicznych zjawisk językowych ("Delle basi psichiche [...] fenomeni linguistici", 1907), Zarys językoznawstwa agólnego ("Profilo di linguistica generale", 1924), Gramatyka języka polskiego ("Grammatica della lingua polacca", 1914-15), Słownik ortoepiczny. Jak mówić i pisać po polsku ("Dizionario ortoepico ...
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Grecista italiano (Pisa 1859 - Roma 1926), prof. nelle univ. di Pisa, Messina e Bologna ove fu anche più volte rettore (dal 1896); socio nazionale dei Lincei (1921), senatore (1922). Si occupò di Esiodo, [...] degli Inni omerici, di mitologia e favolistica, ecc.; autore di un'apprezzata Grammatica della lingua greca (1918). ...
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Marani, Diego. – Scrittore italiano (n. Ferrara 1959). Lavora presso la Commissione europea dove si occupa di politica del multilinguismo ed è l’inventore della lingua-gioco Europanto, di cui ha tenuto [...] rubriche su diversi giornali europei. Nel 2000 è uscito il suo primo romanzo Nuova grammatica finlandese, che gli è valso il Premio Grinzane Cavour, a cui è seguito L’ultimo dei vostiachi (2002, Premio Selezione Campiello). Tra gli altri libri ...
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Grammatico ebreo (n. Fez fine sec. 10º - m. inizî 11º), vissuto a Cordova. Rilevò, partendo dall'arabo, il trilitterismo delle radici ebraiche, chiarendo i fenomeni della coniugazione verbale. Le sue opere [...] sono specialmente dedicate ai verbi deboli e alla vocalizzazione. È a ragione considerato il fondatore della grammatica ebraica. ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...