PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] necessarie per ben governare (lo diede poi alle stampe nel 1490), e scrisse il De aspiratione, un trattato di grammatica, ma in realtà ricco anche di trascrizioni di epigrafi e digressioni dotte (di ispirazione dunque fortemente umanistica), che uscì ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] razionale della vitalità di forme espressive capaci di rinnovarsi costantemente. Non deve infine apparire incongruo che le leggi fondanti della grammatica che il D. descrive siano insieme ispirate a un valore d'uso e a un criterio di immutabilità: la ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] (1946-1976), Roma, Salerno Editrice, 1980, 3 voll., vol. 1°, pp. 17-35).
Castellani, Arrigo (2000), Introduzione, in Id., Grammatica storica della lingua italiana, Bologna, il Mulino, vol. 1°.
Chiecchi, Giuseppe (a cura di) (2001), Le annotazioni e i ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] i puri concetti, mancandogli la materia verbale in cui anche i concetti sono tessuti, ed è la forma originaria dei nomi, grammatica nativa che precede tutte le regole e fonda essa ogni voce del lessico.
Ma se alcuni filosofi, e, poniamo, Aristotele o ...
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BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] ); si sa che la sua scuola era, almeno dal 1369, nelle case di Giovanni da Soncino, dove insegnavano retorica e grammatica anche altri illustri maestri, quali Pietro da Moglio, Domenico Accolti aretino (esegeta dantesco egli pure), Pietro da Forlì. A ...
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AMENTA, Niccolò
Alberto Asor Rosa
Nacque a Napoli il 18 ott. 1659 da Francesco e da Maddalena Troiano, ambedue di famiglia gentilizia. Intraprese gli studi di diritto, seguendo le orme paterne, in un [...] , N. A. e le sue commedie,in Riv. d'Italia,XI (1908), vol. II, pp. 533-604;C. Trabalza, Storia della grammatica italiana,Milano 1908, pp. 339, 359 s.; G. Baretti, Prefazione alle Tragedie di Pier Cornelio, tradotte in versi italiani (1747-48), al ...
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POLCASTRO, Girolamo
Valentina Dal Cin
POLCASTRO, Girolamo. – Nacque a Padova il 30 aprile 1763 dal conte Sertorio, esponente di una famiglia aggregata al nobile Consiglio cittadino nel 1406 e confermata [...] degli avvenimenti accaduti nella città di Padova o ad essa appartenenti (Padova 1887) e delle Memorie di letteratura e grammatica, istoria e mitologia (terminate nel 1830, ma tutt’ora inedite).
Il 2 maggio 1794 fu nominato socio corrispondente dell ...
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CAPPAROZZO, Giuseppe
Nereo Vianello
Nato a Lanzè di Quinto Vicentino, piccola borgata nei pressi di Vicenza, da Angelo e Lucrezia Matteazzi il 10 dic. 1802, passò la fanciullezza presso lo zio paterno [...] rilievo fu il fratello del C., Andrea, nato a Vicenza l'8 apr. 1816. Terminati gli studi sacerdotali, insegnò grammatica a Castelfranco Veneto, e umanità nel seminario di Rovigo, da dove, per alcuni scritti politicamente non allineati su un giornale ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] che si cela maggiore ambiguità. In questo caso, essa verte sull’ordine delle parole, così importante nella grammatica del latino visto che la costruzione accusativo e infinito a seconda della collocazione può creare difficoltà di interpretazione (in ...
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METRICA
Mario Pazzaglia
(XXIII, p. 102)
Gli studi sulla metrica. - Nel 1962, Metrica e poesia di M. Fubini conclude un trentennio di studi metrici limitati nel numero e avari di proposte metodologiche. [...] sul parallelismo di S. R. Levin alla teoria metrica di M. Halle e S. J. Keyser (sulla scia della grammatica generativa e trasformazionale) intesa a distinguere struttura superficiale e struttura profonda del verso, e a definire quest'ultima con una ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...