GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] Santoro, Masuccio fra Salerno e Napoli, in Atti dell'Accademia Pontaniana, n.s., XI (1961-62), pp. 309-340; C. Segre, Fra grammatica e narrativa, in Id., Lingua, stile e società, Milano 1963, pp. 349-353; A. Archi, Gli Aragona di Napoli, Bologna 1968 ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] di A.C. nella novella, in Giorn. stor. d. letter. ital., XLII (1903), pp. 305-49;C. Trabalza, Storia d. grammatica ital., Milano 1908, pp. 494 ss.(sui criteri d'insegnamento della lingua italiana secondo il C.); P. Hazard, La Révolution française et ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] (tra i quali vanno ricordati i settecento versi dell'Anti-mitologia, contro il Monti), trattati di giurisprudenza, grammatica, morale, compilazioni erudite, almanacchi, traduzioni, compendi di libri stranieri, ma anche opere di ampio respiro, come i ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] pensieri, che pure percepiva, quando dalla sfera individuale passava a quella sociale, mostrava il segno di una elementare grammatica politica, fatta di piccoli e grandi oltraggi al buon senso, di arroganti ed edonistiche sottolineature di differenze ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] la ragione; in Pietro di Compostella ella non ha più che tre figlie, corrispondenti alle tre arti del trivio: grammatica, retorica, dialettica. Alano di Lilla nel De Planctu Naturae sostituisce Natura al personaggio boeziano di Filosofia; nell ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] Pollastra, detto il Pollastrino, un umanista in ritardo, prolifico autore di opere latine e volgari, che insegnava grammatica, programma che sembrò "bizzarro" a Vasari, si ispirava invece a immagini simboliche assai diffuse, desunte soprattutto dall ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] piuttosto corrente, può rilevarsi anche dalla lingua in cui sono scritti, "dura, rustica e non adattata alle regole della grammatica" (Hanslik) e dallo stile semplice, concreto, privo di qualsiasi ornamento. Ma il vero valore dell'Opus Dei consiste ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...