CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] ad abbracciare la vita monastica. Il 9 nov. 1663 optò per la regola dei cappuccini e da questa data fu utilizzato dall'Ordine come oratore: incarico per il quale dové intraprendere numerosi viaggi, anche ...
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Gergo dei vagabondi tedeschi, le cui tracce più antiche risalgono al 14° sec., mentre la prima raccolta di parole è costituita dal Liber vagatorum del 1510. La grammatica è tedesca, gli elementi lessicali [...] sono in parte tedeschi (con le solite deformazioni e innovazioni), in parte presi allo yiddish, allo zingaro, al francese e all’italiano ...
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. Termine grammaticale indicante l'omissione di uno o più vocaboli che l'intero costrutto richiederebbe, ma che l'uso permette di sottintendere.
La grammatica tradizionale ha troppo largamente usato di [...] questo concetto, ammettendo ellissi solo in virtù di presupposti logici: p. es. una esclamazione come Bel risultato! è completa, ed è una finzione logica ammettere che essa sia un'ellissi per Tu hai conseguito ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] sec. XVI, contiene anche alle pp. finali 215 s. la trascrizione di un excerptum grammaticale derivante dall'Ars maior di Donato (De adverbio: grammatici Latini, a cura di H. Keil, IV, 2, Lipsiae 1864, 385, 10-386, 31), vergato tra IX e X sec., in una ...
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MONTI, Giuseppe
Marta Cavazza
MONTI, Giuseppe. – Nacque a Bologna il 27 novembre 1682 da Antonio e da Laura Neri Boccalini.
Appena terminato il corso di grammatica latina, cominciò a dedicarsi all’arte [...] farmaceutica ed esercitò la professione di speziale fino ai quarant’anni. Nel 1707 sposò Caterina Furolfi, di origine forlivese. Dal matrimonio nacquero «molti figliuoli» (Fantuzzi, 1788, p. 93), tra cui ...
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Descartes (Latinizz. Cartesius; it. Cartesio), Rene
R. Descartes
1596
Nasce a La Haye in Turenna
1605
Entra nel collegio dei gesuiti di La Flèche dove studia grammatica, retorica e filosofia
1616
È [...] nominato baccelliere e licenziato in diritto presso l’univ. di Poitiers
1618
Lascia la Francia per seguire l’armata di Maurizio di Nassau in Germania
1619
Presso Ulma, in Germania, fa tre sogni che gli ...
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Retore, vissuto a Roma al principio del 1º sec. d. C.; si occupò di metrica e di lingua, scrisse sul metodo di Cratete di Mallo, fu insegnante di grammatica. ...
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WISHART, George
Riformatore scozzese, nato presso Montrose probabilmente nel 1513; arso a St Andrews il 1° marzo 1546. Da giovane, pare che insegnasse nella scuola di grammatica di Montrose e vi leggesse [...] il Nuovo Testamento in greco. Nel 1538 fu accusato di eresia; pare fuggisse in Inghilterra e che a Bristol, nuovamente accusato e condannato, abiurasse. Ma non è del tutto certo che si tratti, nei varî ...
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Orientalista (Le Mans 1885 - Parigi 1944). Professore di annamitico (1913) all'École des langues orientales, dal 1920 insegnò Storia e filologia indocinesi al Collège de France e grammatica comparata delle [...] lingue indocinesi all'École des langues; dal 1926 ebbe la cattedra di filologia buddistica all'École des hautes études. Convinto della sostanziale unità del complesso eurasiatico, P. svolse le sue ricerche ...
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Nome umanistico di Johannes Thurmayr (o Turmair), storico bavarese (Abensberg 1477 - Ratisbona 1534); come precettore (1507-17) dei fratelli minori del duca Guglielmo IV redasse una celebrata grammatica [...] latina, e fondò la Sodalitas litteraria Angilostadensis; divenuto (1517) storiografo di corte, scrisse gli Annales Boiorum, di cui pubblicò in tedesco un riassunto (1522) e una versione completa (Bayerische ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...