In linguistica, unità n., unità lessicali che esprimono una nozione (in contrapposizione ad altre unità lessicali che esprimono rapporti grammaticali o sintattici); grammatica n., grammatica fondata sull’ipotesi [...] che il ‘linguaggio’ rappresenti categorie di pensiero universali, extralinguistiche, indipendenti dalle ‘lingue’ (considerate come accidenti) ...
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Monaco (m. 734) a Briudum (Worcestershire), poi arcivescovo di Canterbury (731); autore di un De octo partibus orationis, ampliamento della grammatica di Donato, e di una raccolta di 40 Enigmi (brevi componimenti [...] poetici di carattere parenetico) ...
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Orientalista lombardo (sec. 17º); avviato allo studio delle lingue orientali dal card. F. Borromeo, pubblicò un dizionario (1613) e una grammatica (1624) della lingua armena; restò interrotta la pubblicazione [...] di Institutiones grammaticae linguae abissinae. Fu tra i dottori della Biblioteca Ambrosiana ...
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Filologo spagnolo (Lequeitio, Biscaglia, 1864 - Bilbao 1951), sacerdote. Oltre a saggi di letteratura e di folclore e a studî di grammatica della lingua basca, ha pubblicato un Diccionario Vasco-Español-Francés [...] (1905-06), notevole contributo agli studî di linguistica ...
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GIMMA, Giacinto
Salvatore Mininni
Erudito e letterato barese, nato il 12 marzo 1668, morto il 19 settembre 1735. Studiò grammatica, lettere umane e logica, geometria e scienze naturali, quindi diritto, [...] per passare poi alla teologia, occupandosi contemporaneamente di gnomonica. A vent'anni, trasferitosi a Napoli, riprese a studiare materie giuridiche e contemporaneamente matematica: immagazzinò così una ...
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BARTOLOMEO del Regno (B. di Giovanni del Regno; Bartholomeus de Regno, de Regno Apulie, Apulus, de Neapoli)
Guido Martellotti
Lettore di grammatica e di retorica nello studio di Bologna alla fine sec. [...] non retoriche di Cicerone. Nei rotuli dello Studio di Bologna compare come lettore di grammatica nel 1383 (sotto il nome di "B. de Neapoli"), poi, dal 1385, di grammatica e di retorica con accresciuto stipendio (sotto il nome di "B. de Regno"); con ...
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linguaggio macchina
linguaggio macchina particolare → linguaggio di programmazione con cui vengono scritti i programmi eseguibili da un computer. La grammatica dei linguaggi macchina dipende fortemente [...] dal tipo di processore, il quale traduce le istruzioni presenti nel programma e le esegue. Normalmente il linguaggio macchina è basato sul codice binario, comprendente i soli due simboli 0 e 1; per esempio, ...
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Linguista e poeta lituano (Tilsit 1609 - ivi 1666). Pastore protestante. Fu il primo importante autore di opere sulla linguistica lituana: Grammatica litvanica (1653, in latino) e Compendium litvanico-germanicum [...] (1654, in tedesco). Lasciò manoscritto un vocabolario tedesco-lituano. Compose anche un innario e un libro di preghiere ...
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Grammatico nato a Cento (Ferrara), fiorito nella prima metà del sec. XVI. La sua Grammatica volgare (Bologna 1536, Venezia 1538; trad. francese, Lovanio 1555), che contiene Sposizioni delle prose del Bembo [...] della lingua volgare di diversi huomini illustri (Venezia 1562, 1565).
Bibl.: G. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, I, i, p. 31; G. Atti, Uomini illustri di Cento, Bologna 1839; C. Trabalza, Storia della grammatica italiana, Milano 1908, pp. 118-120. ...
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Grammatico indiano (sec. 4º a. C., al più tardi), nativo dell'India nord-occidentale, il più antico grammatico di cui ci sia pervenuta l'opera. La sua grammatica sanscrita (Aṣṭādhyāyī "Gli otto capitoli"), [...] scritta in sanscrito in uno stile conciso, rappresenta un notevole approfondimento della dottrina grammaticale precedente; l'analisi delle parole, dagli elementi componenti (radici, suffissi, desinenze) ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...