Linguista polacco (Szczakowa 1903 - Varsavia 1980). Ha indagato su problemi di dialettologia e di grammatica comparata delle lingue slave. Tra le opere vanno ricordate: Sposoby powstawania słowiańskich [...] gwar przejściowych ("Modi di formazione dei dialetti slavi di transizione", 1938); Zarys dialektologii języków zachodnio-słowiańskich z wyborem tekstów gwarowych ("Profilo di dialettologia delle lingue ...
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Giureconsulto canonista (Rifredo, Firenzuola, poco dopo il 1270 - Bologna 1348). Studiò a Bologna prima grammatica, poi teologia, diritto romano e canonico. Dal 1302 alla morte (meno gli anni 1307-09 durante [...] i quali, a causa dell'interdetto che colpì Bologna, insegnò a Padova) tenne la cattedra di diritto canonico a Bologna. Ebbe anche importanti incarichi politici dal comune. Si devono a lui le glosse ordinarie ...
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BRANDA, Paolo Onofrio
GG. B. Salinari
Nacque in Milano l'11 ott. 1710. Studiò grammatica e umanità nelle scuole di S. Alessandro dirette dai barnabiti, nel cui Ordine entrò, dopo un breve noviziato [...] a Monza, facendo la sua solenne professione il 12 ott. 1727. Seguitò i suoi studi di retorica, filosofia e teologia a Milano e a Pavia. Dal 1735 al 1741 insegnò retorica a Livorno e quindi fu richiamato ...
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Grammatico romano, forse di Preneste, vissuto nel periodo augusteo (morì sotto Tiberio). Famoso maestro di grammatica, curò l'educazione dei nipoti di Augusto, Gaio e Lucio. Della sua vasta opera glossografica, [...] De verborum significatione, si ha un compendio lacunoso, in 20 libri, di Sesto Pompeo Festo. Si hanno frammenti dei Fasti Praenestini, calendario inciso in marmo ed esposto nel foro di Preneste. Altre ...
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Nato circa il 1240 a Milano; fu maestro di grammatica; appartenne al terz'ordine degli Umiliati; è ancor vivo il 5 gennaio 1313, già morto il 13 marzo 1315.
La produzione poetica di B. consta di oltre [...] 8000 versi alessandrini, per lo più in quartine monorime. Sono tutti poemetti, che, per la forma, si possono dividere in contrasti e in volgari. I primi sono i più caratteristici. B. fa contrastare Satana ...
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issa (istra)
È voce lucchese (Parodi, Lingua 261 e 291) e dell'Italia settentrionale (Rohlfs, Grammatica § 929; il Buti la definisce " vocabolo romaniuolo "), che significa " adesso ", " in questo momento [...] ". Una volta D. la pone in bocca a Bonagiunta (O frate, issa vegg'io... il nodo, Pg XXIV 55), e un'altra volta l'adopera (in rima con rissa e fissa, rima unica nella Commedia) mettendone proprio in risalto ...
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Nelle università medievali, studente che aveva il compito di rispondere alle questioni poste nelle dispute di grammatica e di logica, come grado successivo a quello di sofista. ...
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´l Grammatico e filosofo arabo (sec. 8º d. C.); gli sono attribuite la prima sistemazione della grammatica nazionale e la fissazione della metrica e delle prime basi della lessicologia. ...
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Glottologo britannico (n. Mountain Ash, Inghilterra, 1915 - m. 1989); prof. (1951) a Lovanio di linguistica generale, di grammatica comparata e di grammatica storica greca. Si occupò in particolar modo [...] di tocario, greco, iranico e armeno; da ultimo si volse al problema del cosiddetto pelasgico. Tra le numerose opere: Lexique étymologique des dialectes tokhariens (1941); Morphologie comparée du tokharien ...
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Vescovo di Frisinga (m. 854) e già abate di Kempten, fu maestro e si occupò di grammatica lasciando due commentarî su Donato minor e maior, ampliandone talvolta il testo e attenendosi principalmente a [...] Prisciano. Come vescovo dettò una lettera contro gli inganni nelle reliquie ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...