PSICOLINGUISTICA
Paolo Legrenzi
Si è incominciato a usare il termine "psicolinguistica" negli anni Cinquanta per indicare le ricerche sul comportamento linguistico condotte sulla base dei concetti e [...] "programma" elaborato da Winograd (1973) rifacendosi alla grammatica di Halliday (1973).
In Italia la maggior parte delle ricerche viene condotta seguendo un modello simile a quello della semantica generativa di Lakoff (1970), sebbene diverso per una ...
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Halle, Morris
Maurizio Trifone
Linguista lettone naturalizzato statunitense, nato a Liepaja (Lettonia) il 23 luglio 1923. Laureatosi alla Chicago State University nel 1948, ha studiato successivamente [...] con S.J. Keyser, 1971) alcune intuizioni di Jakobson, formulando una teoria che, sulla scia della grammaticagenerativo-trasformazionale, mira a distinguere struttura superficiale e struttura profonda del verso. Altre opere: Problem book in phonology ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] , nei casi di pronunzie discrepanti, a una sistemazione fondata sulla grammatica storica» e di scegliere l’uso «vivo» di Firenze oppure pronuncia e le loro implicazioni per la teoria fonologica generativa, in Studi di fonetica e fonologia. Atti del ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] cui sono usciti tutti gli allievi delle più giovani generazioni.
Sotto gli auspici dell'Istituto per l'Europa miceneo, ibid. 1973) ed i Problemi ed orientamenti di grammatica e di storia delle lingue classiche, in Introduzione alla filologia classica ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] flesso (il ragazzo [a] cui ho dato il libro), con che generico polivalente e pronome clitico (il ragazzo che gli ho dato il libro, di quelle proprietà innate che costituiscono la cosiddetta grammatica universale, è fissato in base all’esperienza. ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] comprato delle magliette è la frase minima o nucleare, generata da un verbo bivalente; tutti gli altri elementi sono aggiunti (1988), La struttura interna dei sintagmi nominali, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] italiani, non solo meridionali: a lui si deve la Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, grande profilo l’Atlante linguistico siciliano (ALS, un atlante ‘di nuova generazione’, per cui cfr. Ruffino 1995).
A cavallo tra i due ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] le seconde, generalmente introdotte da come, istituiscono una generica relazione qualitativa, di somiglianza reale o ipotetica con la principale.
Queste frasi sono considerate da alcuni grammatici come tipi sintattici autonomi e trattate nel capitolo ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] (Z. S. Harris ne è l'esempio estremo), senza fare appello al significato esplicitamente o implicitamente? La grammaticagenerativo-trasformazionale, le cui applicazioni fonologiche sono dovute sia a M. Halle che a N. Chomsky stesso, rivela sia ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] la loro importanza si è chiarita più di recente. La grammatica storica dei due dialetti del tocario (attestati nel Turchestan cinese parte trascurati, ma recenti studi in chiave tipologica o generativa, anche se non sempre cogenti, hanno riacceso l ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...