SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] segno, si può definire il s. come il contenuto concettuale associato a una forma espressiva (a un significante fonico o grafico), e la semantica, branca della linguistica che studia il s., come lo studio del piano del contenuto delle lingue storico ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] aperta sia quella chiusa della vocale corrispondente.
Ad alcuni grafemi corrispondono suoni diversi a seconda del contesto fonico e, quindi, grafico in cui si trovano. Si pensi alla ‹s› che serve a rappresentare sia la sibilante sorda /z/ sia la /s ...
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L’➔imperativo è il modo verbale (➔ modi del verbo) che esprime:
(a) il comando (impĕrĭum, in latino): torna indietro;
(b) il monito: pensa bene prima di agire;
(c) la preghiera: dacci oggi il nostro pane [...] sta’ e da’. Occorre evitare quindi, di usare con queste parole l’accento (come spesso accade), dato che il segno grafico necessario è l’➔apostrofo, che è traccia di una ➔ elisione (► apostrofo).
Per tutti i verbi menzionati, sono però ammesse anche ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] julienne). Il valore di ‹w› oscilla tra [v] e [w]: solitamente è [v] nelle parole italianizzate e che ammettono anche oscillazione grafica (per es., Wilma e Vilma), è sempre [v] nelle parole di origine tedesca (per es., würstel), è [w] in quelle di ...
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Gli omonimi sono le parole che hanno stessa pronuncia (gli omofoni) e stessa grafia (gli ➔ omografi), ma significato diverso: riso «sorriso» e riso «cereale», calcio «gioco oppure colpo dato con il piede» [...] per convenzione, con l’accento grave (à, ì, ù).
È ormai del tutto desueto l’uso dell’accento circonflesso (➔ accento grafico) per distinguere gli omonimi più rari da quelli più comuni: subîto «voce del verbo subire» rispetto a subito «avverbio», come ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Françoise Bottéro
Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Per [...] Xu Shen nella sua opera ha saputo cogliere tale possibilità. In essa, infatti, i caratteri sono raggruppati sotto l'elemento grafico che meglio li definisce dal punto di vista semantico, dato che i radicali sono prima di tutto elementi semantici, ma ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] invece in una certa ambiguità della lingua del testo, che non permette di definire esattamente il valore di alcuni segni grafici e rende insicura la lettura di alcuni lemmi. Ciò è illustrato da pichola, picholo, pichula, per cui non possiamo decidere ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] , Magnificentia e simili, se per z o per ti», ecc.), i Ricordi e il ms. L mostrano l’aderenza al modello grafico latino. In opposizione alle indicazioni bembiane a favore di loda, lode e Podesta, nei Ricordi sono normali laude, laudo ed è «costante ...
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MALEFICI O MALEFICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Malèfici, con accentazione ➔sdrucciola, è il maschile plurale dell’aggettivo malèfico (dal latino malèficus), cioè ‘che fa male’, ma anche [...] di parole: la i lunga (maleficj) o l’accento circonflesso (maleficî).
Ad esempio, non ricorre a nessun accorgimento grafico Guido Gozzano nella poesia Cocotte, pubblicata nel 1911, in cui però la collocazione della parola in rima rende inequivocabile ...
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Segno d’interpunzione che compare negli antichi papiri greci dell’età ellenistica, consistente in una lineetta marginale fra due righe di scrittura, per segnalare una divisione nel testo o una pausa, come [...] all’argomento precedente (e con le stesse funzioni e la medesima forma continuò a essere adoperato negli incunaboli).
In epoca moderna, segno grafico, di forma §, che contrassegna le parti di uno scritto designate anch’esse con lo stesso nome. ...
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-grafico
-gràfico [dal gr. -γραϕικός; v. -grafia]. – Secondo elemento compositivo con cui sono formati gli aggettivi derivati dai sostantivi in -grafia o in -grafo. È usato però anche per la formazione di aggettivi isolati (per es. astrografico,...
grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: forma g.; varianti g. di una parola; segni...