Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) [...] [pjoveˈra ˈsːɛmpre], re Sole [reˈsːole], tu solo [tuˈsːolo]. Il fenomeno ha un riflesso anche grafico in alcune parole formatesi per ➔ univerbazione: chissà, lassù, quassù, sissignore, soprassedere, tressette.
I nomi maschili che iniziano per s ...
Leggi Tutto
La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] controllati (come i temi scolastici o le lettere formali) tendono a mantenere un maggiore controllo nell’uso di questo espediente grafico.
Per capire il grado di libertà oggi raggiunto nell’impiego della maiuscola, si osservi, per es., la grafia dei ...
Leggi Tutto
Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] letta come affricata /ʧ/. La scelta dell’una o dell’altra grafia dipende, quindi, dal contesto fonico (e, di conseguenza, grafico) in cui il fonema si trova: si tratta di allografi contestuali (➔ allografi). Nei digrammi e nei trigrammi, i segni h ...
Leggi Tutto
Settima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto greco la lettera corrispondente alla G è il Γ (gamma), che occupa il terzo posto, nell’alfabeto latino occupato dalla C. Questa infatti [...] sia anche la sua correlativa sorda ‹k›; quando si vollero distinguere graficamente i due suoni, per quello sonoro s’introdusse una C lievemente è restata in questo particolare ancorata all’aspetto grafico delle forme latine, nella grafia delle lingue ...
Leggi Tutto
Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] forma articolata le idee. La produzione e la comprensione del linguaggio scritto prevedono un passaggio intermedio fra i centri visuo-grafico (per la lettura) e grafo-motorio (per la scrittura) e i centri uditivo-verbale e verbo-motorio, per cui la ...
Leggi Tutto
Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] anche dopo che io non ci sarò più (Tabucchi, Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa, cit., p. 33)
Altri espedienti grafici segnalanti il passaggio al piano enunciativo della citazione sono il corsivo o, come in (18), il maiuscolo:
(18) I perfidi ...
Leggi Tutto
Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] il significato della parola di origine greca glykyrrhíza «radice dolce», ma si accosta formalmente, cioè a livello fonico e grafico, alla radice lessicale latina liquid- e al suffisso qualitativo -itia. Tale adattamento di una parola fino ad allora ...
Leggi Tutto
Il nesso ‹-gn-› è il digramma utilizzato per la resa grafica della nasale palatale [ɲ], suono di formazione neolatina (cognato, agnello, dignità, usignolo, ognuno, ecc.), che in posizione intervocalica [...] -gnare e -gnere (come disegnare, spegnere) per coerenza con gli altri verbi, cioè per mantenere il valore almeno grafico della ‹i› nelle desinenze -iamo e -iate (foneticamente, invece, [i] viene assimilata da [ɲː]): abbiamo pertanto disegniamo [dise ...
Leggi Tutto
Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] ll è andata perduta a vantaggio di una pronuncia (tra vocali) uniformemente doppia. Davanti ad a, e, o, u, il nesso grafico gl rappresenta costantemente g duro + l: per es. gleba ‹ġlèba›; grafie come figlo per figlio sono scomparse ai primordi della ...
Leggi Tutto
L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] segna pure il momento di maggiore travisamento della lingua petrarchesca, pesantemente macchiata e ibridata da latinismi grafico-fonetici, localismi e fiorentinismi cosiddetti argentei.
La restituzione di un testo depurato e filologicamente prossimo ...
Leggi Tutto
-grafico
-gràfico [dal gr. -γραϕικός; v. -grafia]. – Secondo elemento compositivo con cui sono formati gli aggettivi derivati dai sostantivi in -grafia o in -grafo. È usato però anche per la formazione di aggettivi isolati (per es. astrografico,...
grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: forma g.; varianti g. di una parola; segni...