L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] , sia dai testi classici sia da quelli volgari, per ricomparire nel XV secolo in seguito alle riforme grafichedell’umanista fiorentino Niccolò Niccoli.
Nella seconda metà del secolo inizia a diffondersi l’accentazione diacritica di á preposizione ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] compito di operare come forma flessa dell’infinito, può assumere altre funzioni [...] che, specialmente in italiano, da un clitico di ripresa» (Simone 1993: 92):
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a. un grafico che non se ne sentiva la mancanza
b. è un libro che l’ho ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] con iscrizioni che avevano una funzione unificatrice e omologante, al pari delle nuove intitolazioni delle vie urbane.
Due le , consona al loro carattere pubblico. Sul piano grafico – dove sono fondamentali anche gli aspetti extralinguistici, ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] punteggiatura).
Essi differiscono invece tanto nella forma grafica quanto nelle funzioni: la lineetta ha un tracciato più lungo , quando ancora vigeva la scriptio continua, prima dell’introduzione delle scritture minuscole fra il VII e l’VIII ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] solo alla regolarizzazione della forma dei caratteri, ma anche alla lenta riduzione delle varianti grafichedella grafia italiana. Si lingua. Se, da un lato, la scrittura ha una funzione pratica per la quale il sistema dovrebbe essere il più ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] graduati ma rappresentati da un unico simbolo grafico ‹.›: si tratta della distinzione – presente tra l’altro nelle ruolo di demarcazione sintattica, il punto riveste anche la funzione strumentale – che prosegue un uso già invalso in manoscritti ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] , è segno sconosciuto al sistema grafico italiano. Pertanto sono errori a tutti gli effetti, e da evitarsi, grafie come felicită, bebĕ, abbiccĭ, andrŏ, Perŭ, e così via.
Un’altra funzione importante dell’accento consiste nel risolvere ambiguità ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] segni di punteggiatura sono paragrafematici segni come l’➔accento grafico, nei tipi grave ‹`›, acuto ‹´› e circonflesso ‹ˆ›; della pagina, queste ultime usate nelle edizioni di poesia come segno di non-scrittura dalla non trascurabile funzione ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] e dunque meno faticosa per la vista), l’espediente graficodell’a capo riflette la struttura del discorso, evidenziando un guide, testi scolastici) (➔ testo, tipi di). Svolge una funzione tecnica nei testi legislativi, dove, insieme ad altri segnali ...
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Spesso assai dissimili nell’aspetto grafico dalle minuscole (come per ‹a/A›; ‹b/B›; ‹g/G›; ‹r/R›, ecc.), le lettere maiuscole (➔ maiuscola) possono essere impiegate per mettere in evidenza una singola [...] un nome di entità variamente importante richieda e meriti la maiuscola o no: le istituzioni dello Stato oppure le Istituzioni dello Stato;
(c) con gli ➔ etnici in funzione di nome, specie in riferimento a popoli antichi: gli Egiziani, i Fenici, gli ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...