onomastica
Francesco Tateo
. Nell'uso dei nomi propri di rado D. viene condizionato da necessità metriche o di rima (per cui si vedano casi in cui la forma originaria viene ritoccata nella desinenza, [...] diavoli della quinta bolgia, alcuni dei quali sono composti mediante comici accostamenti (Alichino, Calcabrina, Barbariccia, Graffiacane, Malacoda), altri sono nomi alterati (Cagnazzo, Draghignazzo) o bizzarramente derivati dal greco (Ciriatto). Fra ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] natura nei nomi stessi (Malacoda, Scarmiglione, Alichino, Calcabrina, Cagnazzo, Barbariccia, Libicocco, Draghinazzo, Ciriatto, Graffiacane, Farfarello, Rubicante), sono rappresentati digrignanti, col viso ferino (Cagnazzo levò 'l muso; a Ciriatto di ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] in r., da Malacoda, v. 76 (e si noti anche Caprona, v. 95) a Scarmiglione, v. 105, per giungere a Calcabrina, Graffiacane, Cagnazzo, Draghignazzo, con la doppia z, uno dei caratteri che fanno la parola ‛ irsuta ' a norma del De vulg. Eloquentia.
Nei ...
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arroncigliare
(ant. arruncigliare) v. tr. [der. di ronciglio] (io arroncìglio, ecc.), letter. – 1. Afferrare col ronciglio: E Graffiacan, che li era più di contra, Li arruncigliò le ’mpegolate chiome (Dante). 2. a. Piegare a ronciglio, torcere,...