Nel buddhismo, chi ha raggiunto il quarto grado della perfezione ed è ormai il ‘santo’, colui che solo la morte separa dal Nirvana. Nel jainismo, a. sono i 27 Jina o santi supremi che, ormai privi di ogni [...] vincolo di passione, hanno diritto a essere oggetto di venerazione in tutto l’universo ...
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PARTICIACO, Vitale
Marco Pozza
PARTICIACO, Vitale. – Patriarca di Grado, nacque nella prima metà del IX secolo. La sua appartenenza alla illustre famiglia, pur consolidata nella tradizione storiografica, [...] sua sede nei confronti del patriarcato concorrente di Grado, dichiarato in quella circostanza semplice pieve del primo ’858 Vitale era stato qualificato semplicemente come arcivescovo di Grado, ora invece gli veniva riconosciuto il titolo di patriarca ...
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FORTUNATO
Daniela Rando
Abbiamo pochissime notizie relative a F., patriarca di Grado intorno al 628, a causa dell'estrema scarsità delle fonti. Queste sono limitate a una lettera di papa Onorio I, giuntaci [...] dai vescovi della Venezia e dell'Istria e dai chierici di Aquileia, mentre la lettera pontificia menziona solo i chierici di Grado. A proposito dell'ostilità di questi ultimi nei confronti di F., si è ipotizzato che dopo la scissione fra Aquileia e ...
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diàcono Nella organizzazione gerarchica della Chiesa cattolica, ministro di grado immediatamente inferiore al prete. La funzione di d. nasce nella Chiesa primitiva per l'istruzione dei fedeli e l'assistenza [...] dei poveri. Nel 1983 sono stati istituiti i cd. 'd. permanenti', che possono essere sposati ...
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ANTONINO
Gianfranco Spiazzi
Secondo le antiche cronache fu patriarca di Grado dal 725 al 748. Nel 725, morto il patriarca Donato, il vescovo di Pola Pietro usurpò la cattedra gradese, ma il pontefice [...] dovevano limitarsi le giurisdizioni dei patriarchi di Aquileia e di Grado. Le persistenti controversie tra i due patriarchi sono, tuttavia, , aveva di nuovo invitato a Roma il patriarca di Grado e i suoi suffraganei, che però non potevano muoversi ...
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DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] operare per consolidare il potere vescovile a Pisa. Grazie all'azione di D. l'autorità episcopale si affermò come, l'unica in grado di imporsi ad arbitro, tra le fazioni comunali in lotta fra di loro, come l'unica capace di stabilire la pace in città ...
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Persona che si pretende dotata di speciali facoltà, grazie alle quali sarebbe in grado di provocare, in particolari condizioni (trance), fenomeni ‘non normali’ (detti medianici: levitazione, telecinesi [...] ecc.), in contrasto con le leggi fisiche. Secondo i cultori dello spiritismo, il m. agirebbe come intermediario tra il mondo terreno e una qualche entità soprannaturale ...
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Domenicano (Randazzo 1450 - Monte Cerignone 1521). Ordinato sacerdote a Palermo, dove conseguì il grado di baccelliere in teologia; studiò a Perugia e Padova e, tornato a Palermo, si dedicò per diversi [...] anni alla predicazione, e nel 1487 divenne maestro di teologia. Socio del generale dell'ordine Gioacchino Torriani, ne condivise le idee di riforma disciplinare, e nel 1491 ebbe da lui l'incarico di fondare ...
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(lat. Robigus) Divinità romana della ruggine dei cereali, oggetto di culto in quanto ritenuta in grado, come molte divinità connesse con fatti negativi, di proteggere dal flagello stesso. Di remota antichità, [...] la sua festa era celebrata il 25 aprile (Robigalie) ...
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Successore (6º sec.) di Paolino I, che aveva trasferito la propria sede da Aquileia a Grado, fu costretto a rimanervi per l'invasione longobarda. Edificò allora una basilica dedicata a s. Eufemia e radunò [...] un concilio, nel quale confermò lo scisma, detto dei Tre Capitoli, malgrado le pressioni del papa e dell'esarca di Ravenna ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....