Matematico greco vissuto in Alessandria verso il 250 d. C. Ci rimangono di lui, oltre a un libro sui Numeri poligonali, i primi sei libri di Aritmetica (gli altri sette sono andati perduti). D. è da considerarsi [...] l'iniziatore del calcolo algebrico, da lui spinto fino alla risoluzione numerica delle equazioni di 2º grado. È probabile che l'opera di D. sia stata il punto di partenza dell'algebra araba, ed è certa la sua influenza sulla scuola algebrica italiana ...
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I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] a,b], ovvero Πnf(xj)=f(xj), j=0,...,n. Tale polinomio si può rappresentare come Πnf(x)=Σnj=₀f(xj)Lj(x), Lj essendo l'unico polinomio di grado n tale che
f(n⁺¹)(ξ)
Lj(xi)=δij. L'errore che si genera è En(x)=f(x)−Πnf(x)=--‒ wn(x),
n (n⁺¹)!
essendo ξ un ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] rappresentato.
Diritto
Si ha successione per r. quando i discendenti legittimi o naturali subentrano nel luogo e nel grado del loro ascendente che non può o non vuole accettare l’eredità o il legato. Si ha r. anche nella successione testamentaria ...
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lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono [...] però K. Gödel dimostrò che in qualsiasi sistema formale coerente in grado di rappresentare l'aritmetica esistono formule di cui non si può parte di Gottlob Frege di un linguaggio formale in grado di riprodurre e analizzare la struttura logica del ...
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Matematico (n. Briarres-sur-Essonne, Loiret, 1847 - m. 1896); scrisse Théorie des équations et des inéquations du premier et du second degré à une inconnue (1886). Noto soprattutto per un metodo (metodo [...] T.) di disporre gli elementi che consentono la discussione di un sistema misto in una incognita, costituito da un'equazione di secondo grado f(x)=0, i cui coefficienti dipendono da un parametro reale k, e da una o due disequazioni lineari, del tipo ...
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Ogni quesito di cui si ritenga necessaria o si proponga la soluzione.
In matematica e nelle sue applicazioni, il concetto di p. è strettamente legato ai concetti di equazione, disequazione, sistema, in [...] e si parla così di: p. determinati, indeterminati, impossibili; p. algebrici (e anche p. di primo grado, p. di secondo grado ecc.), p. trascendenti ecc.
In geometria i p. si possono risolvere traducendoli in equazioni (risoluzione analitica), oppure ...
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Divisione in tre parti tra loro uguali. Problema della t. dell’angolo Problema classico della geometria greca, consistente nella divisione di un angolo α in tre parti uguali. Se l’angolo α è dato mediante [...] il suo coseno, cosα =a, il problema si riduce alla risoluzione dell’equazione di 3° grado cosα =4 cos3(α/3)−3 cos(α/3), cioè all’equazione 4x3−3x−a=0 ove si è posto x=cos(α/3). Si è dimostrato poi che il problema è irrisolubile (salvo che per ...
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Matematico fiammingo (Lovanio 1561 - Magonza 1615). Insegnò matematica e medicina a Lovanio, fu prof. di matematica a Würzburg (1595) e matematico del re di Polonia. Pubblicò solo la prima parte del trattato [...] cui si occupò del calcolo di π (17 cifre) e propose un problema, che si traduce in un'equazione di 45º grado, poi risolto da F. Viète. Si occupò anche di trigonometria e questioni classiche (risoluzione mediante l'iperbole del problema di Apollonio ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria della ricorsivita
Piergiorgio Odifreddi
Teoria della ricorsività
La teoria della ricorsività affronta lo studio delle funzioni con lo [...] , non si voglia o non si sappia affidare ogni parte di un calcolo al computer.
Due problemi si dicono dello stesso grado se ciascuno si può risolvere usando l'altro come oracolo (ed essi hanno quindi la stessa difficoltà); un problema si definisce ...
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CACCIANINO, Antonio
Giulio Cesare Giacobbe
Nacque a Milano il 18 luglio 1764da famiglia nobile. Dopo aver frequentato il primario Collegio ecclesiastico lombardo, seguì il corso di ingegneria presso [...] il C. entrò a farne parte ottenendo il grado di capo-battaglione. Apprezzato dalle autorità militari francesi per venne stampato e curato dal Ferrario poiché il C. non era "più in grado di sostenere coll'opera la cura dell'edizione".
Il C. morì il 20 ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....