LIGORIO, Pirro
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Figlio di Achille e di Gismunda, di nobile famiglia partenopea, nacque a Napoli (come ricorda il suo primo biografo Baglione, p. 9) nei primi decenni del Cinquecento. La data di nascita [...] , per sostituire E. Vico morto nel 1567, il quale aveva creato la collezione estense di medaglie e monete. Così accolse di buon grado la raccomandazione che il 10 apr. 1568 l'inviato ferrarese a Roma, A. de' Grandi, gli faceva a proposito del L ...
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FERRANDINO (Ferradino, Ferrandina)
Fausta Franchini Guelfi
Famiglia di marmorari e scultori lombardi, originari di Casasco d'Intelvi (Como) (Alfonso, 1985, p. 383), documentati a Genova a partire dal [...] di altri marmorari F. operosi a Genova nella prima metà del Seicento, ma non se ne conoscono le opere né il grado di parentela con Alessandro, Giuseppe e Giovanni Battista. Bernardo e Maurizio sono registrati rispettivamente nel 1637 e nel 1641 fra i ...
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CRESCENZI, Giovanni Battista
Luigi Spezzaferro
Nato a Roma il 17 genn. 1577 da Virgilio e Costanza Del Drago, risulta citato nel testamento del padre (1592) come il quarto di sei fratelli: Giacomo, [...] Roma di papa Paolo V: attività che dovette portarlo ad organizzare la sua accademia come una sorta di studio-azienda in grado di soddisfare i diversi tipi di richiesta provenienti dal mercato. Inoltre, se anche in Spagna è certamente tramite il C ...
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Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] una lampadina a calotta smerigliata, la Noce (1972), l’Ipotenusa (1975), la lampada da soffitto Frisbi (1978) in grado di produrre, contemporaneamente, effetti di luce concentrata, riflessa e diffusa, la lampada da comodino Gibigiana (1980), pensata ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] , era invece già terminato nel 1787: il C. finirà il gruppo marmoreo solo nel 1793, quando il Campbell non sarà più in grado di tenere fede all'impegno. Lo acquisterà poi Gioacchino Murat (ora al Louvre).
Questo famoso gruppo, per il quale il C. si ...
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BRUNELLESCHI, Filippo
HHyman
Nacque a Firenze nel 1377, secondogenito dei tre figli di ser Brunellesco di Lippo Lapi, notaio, e di Giuliana degli Spini.
La prima Vita del B., scritta fra il 1480 e il [...] chiostro di Santa Croce, una piccola cappella nella badia fiorentina e una loggia nella chiesa di S. Piero a Grado, presso Pisa.
Le molteplici attitudini del B. sono attestate inoltre da esempi di architettura militare, dei quali alcuni parzialmente ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] Sassoli di recuperarli; il Sassoli, scrivendo al Datini il 12 novembre di quell'anno, gli comunicava che il G., non essendo in grado di saldare il debito, lo autorizzava a vendere il "bacino" da lui lasciato in pegno (Mazzei, II, p. 376); al "bacino ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] a Cesena. È chiaro che la Serenissima non vuole questo a Rimini, ma è pure chiaro che il surrogato cesenate non è gradito al pontefice. Inutile il G. rimanga a bisbigliare. Sicché si congeda il 29, per recarsi - dopo un breve periodo a Padova - a ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] che gli consentì di risiedere in città per almeno quattro mesi.
Anche se non si registra unanimità riguardo al grado di autografia dei due bassorilievi (in particolare, dubbi sono stati più volte espressi intorno alla figura femminile, avvicinata ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] , Il genio dei macchiaioli, Milano 1964, I, pp. 14 ss., 43-45, 339 e passim; A. Parronchi, Quindici Fattori, Milano 1964; R. De Grada, I macchiaioli, in Mensili d'arte, Milano 1967, pp. 54-58, 72 s., 93; D. Durbé, La tradizione realistica, in L'arte ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....