Leray Jean
Leray 〈lerè〉 Jean [STF] (n. Nantes 1906) Prof. di matematica nell'univ. di Nancy (1936), di Parigi (1942) e infine nel Collège de France, sempre a Parigi (1948); socio straniero dei Lincei [...] (1980). ◆ [ANM] Grado di L.-Schauder: v. analisi non lineare: I 143 e. ...
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omogeneo
omogèneo [Der. del lat. homogeneus, dal gr. homog✄enés "della stessa stirpe", comp. di homo- "omo-" e del tema g✄en- "generare"] [LSF] Qualifica di un corpo, un sistema, una sostanza (un mezzo) [...] scelta del valore delle variabili e di quello di una variabile ausiliaria t, sia f(txi)≡tgf(xi), essendo g un numero reale fisso, detto grado di omogeneità della funzione. Il prodotto oppure il quoziente di due funzioni o. è una nuova funzione o., di ...
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Il concetto di calcolo costituisce uno dei più importanti fondamenti teorici delle discipline informatiche. Così come nelle discipline meccaniche non si possono comprendere le caratteristiche dei motori [...] è composta da un nastro infinito e da un dispositivo posizionato su un qualche simbolo del nastro; il dispositivo è in grado di leggere (tramite una testina di lettura) il simbolo scritto nel nastro, di effettuare azioni in base al simbolo letto e ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] si trovano calcoli (anche su taluni numeri frazionari), determinazioni di aree e volumi, risoluzioni di problemi di 1° e 2° grado.
Grecia antica. - I Greci ereditarono queste nozioni dai popoli orientali, con i quali erano in contatto (7°-6° sec. a ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] (1545), che segna una data fondamentale nella storia delle matematiche, e che contiene anche la formula risolutiva dell'equazione di 4º grado, dovuta a un allievo del C., L. Ferrari. Dal 1543 al 1562 insegnò medicina all'univ. di Pavia, quindi, fino ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] unico polinomio f(x)=xn+a1xn-1+...+an a coefficienti razionali irriducibile sui razionali che ha α come zero. L'intero n è detto il ‛grado' di α e f(x) è detto il ‛polinomio minimo' di α. Indichiamo con F l'insieme di tutti i numeri della forma
ϑ=x0 ...
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Curva algebrica di ordine 3°. Le c. si distinguono in piane e gobbe. C. piana Ogni curva piana rappresentata in coordinate cartesiane da un’equazione c. in due variabili: f (x, y)=0, dove f (x, y) è un [...] dello spazio passa una corda e una soltanto della c. gobba: la sua proiezione da un punto su un piano è perciò una c. dotata di punto doppio essendo la c. gobba razionale. Equazione cubica È l’equazione di 3° grado in una incognita, ax3+bx2+cx+d=0. ...
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Uomo politico e scienziato (Auxonne, Côte-d'Or, 1763 - Digione 1832). Militare, deputato all'Assemblea legislativa (1791), alla Convenzione (1792-95), successivamente al Consiglio dei Cinquecento. Ritiratosi [...] dalla vita politica dopo il 18 brumaio, nel 1811 lasciò l'esercito col grado di generale brigadiere; conte dell'Impero (1808). Fu uno dei fondatori della Scuola politecnica; collaborò all'adozione del sistema metrico decimale, si occupò di studî di ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle probabilita e statistica
Ivo Schneider
Calcolo delle probabilità e statistica
Il ruolo di Laplace nella stocastica del XIX secolo
Numerosi autori hanno contribuito [...] degli errori assume la forma di quella che oggi chiamiamo distribuzione normale o gaussiana, di densità
dove h è il grado di precisione delle misurazioni. In generale Gauss assume che i valori da stimare xi siano coerenti con i valori osservati ...
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quadrica
quàdrica [Der. dell'agg. quadrico, der. di quadro, attraverso la locuz. superficie quadrica] [ALG] Superficie algebrica del secondo ordine, cioè luogo geometrico dei punti dello spazio le cui [...] coordinate soddisfano a un'equazione algebrica di secondo grado, cioè un'equazione che, in coordinate cartesiane, è del tipo a₁x2 + a₂y2 + a₃z2 + 2a₁xy + 2a₁xz + 2a₂yz + 2a₁x + 2a₂y + 2a₃z + a₄ = 0. Si hanno q. reali se i coefficienti ars di tale ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....