moto
mòto [Der. del lat. motus -us, dal part. pass. motus di movere "muovere"] [LSF] L'atto e l'effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un'altra; si contrapp. a quiete [...] cinematica: I 592 b. ◆ [STF] [FAF] M. perpetuo: il moto di una macchina che, una volta avviata, fosse in grado di mantenersi indefinitamente in movimento, senza alcun apporto esterno di energia; la realizzazione di tale moto, vanamente perseguita per ...
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CAPELLI, Alfredo
Eugenio Togliatti
Nacque a Milano il 5 ag. 1855 da Arminio e da Gioconda Manufardi. Compì gli studi universitari a Roma, ove ebbe a maestri L. Cremona, E. Beltrami, G. Battaglini. Conseguita [...] della teoria degli irrazionali algebrici, che egli tratta insieme con le applicazioni alla risoluzione delle equazioni di grado superiore al quarto. Nella seconda edizione aggiunge la teoria delle trasformazioni lineari delle forme quadratiche. Nella ...
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ionizzazione
ionizzazióne [Der. di ionizzare "trasformare in ioni, creare ioni"] [FAT] Processo a seguito del quale un atomo o un gruppo atomico perde o acquista elettroni, passando dal primitivo stato [...] alla i. di un atomo per perdita dell'elettrone meno legato, poi dello ione formatosi, ecc.: v. ionizzazione: III 297 e. ◆ [FAT] Grado di i.: (a) nella i. di un dato tipo (per es., per interazione con fotoni) di una data sostanza, il limite a cui ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] seme (venti, acque o altri organismi mobili), ed è influenzata dalla posizione della pianta nell’ambiente. Il seme è in grado di controllare parzialmente l’interazione con le forze che lo trasportano, quindi la pioggia di semi che parte da un albero ...
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Matematica
Generalità
Nel linguaggio matematico, sinonimo di linea, intendendosi quindi anche la retta come una particolare curva. Una definizione di c. valida in ogni caso non è possibile per il fatto [...] proiettive delle c. algebriche sono: ordine è il numero dei punti d’incontro con una retta generica del piano: è uguale al grado del polinomio f (x, y); classe è il numero delle tangenti che si possono condurre alla curva da un punto generico del ...
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LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] per ridimostrare risultati di teoria della misura con il metodo del L.: in particolare, G. Scorza-Dragoni fu in grado di provare la validità del teorema di Lusin sulla quasi-continuità delle funzioni misurabili, indipendentemente dall'assioma della ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] ) alle quali le incognite devono soddisfare contemporaneamente (la terminologia delle equazioni si estende ai s. di equazioni: s. lineare, grado di un s., ecc.). ◆ [ELT] [INF] S. di file: v. calcolatori, sistemi di: I 402 d. ◆ S. dinamico: (a ...
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CASORATI, Felice
Eugenio Togliatti
Nacque a Pavia il 17 dic. 1835 da Francesco, un medico che fu aggregato alla facoltà medicochirurgica dell'università di Pavia e ripetitore di fisiologia e materia [...] . E vanno poi ricordate le numerose ricerche sulle equazioni algebrico-differenziali del primo ordine, specialmente di secondo grado, e sui loro integrali singolari; ricerche che completano risultati precedenti già noti, ma talora frammentari e non ...
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BENINI, Rodolfo
Giorgio Dall'Aglio
Nacque a Cremona l'11 giugno 1862 da Angelo e Luigia Anelli. Fin dall'inizio i suoi interessi di studioso furono rivolti ad argomenti commerciali e finanziari (nel [...] diversi si presenta l'opera del B. nel campo economico-sociale; né poteva essere altrimenti, tenuto conto del diverso grado di sviluppo al quale erano giunte ai suoi tempi le scienze economiche, e delle forti personalità che avevano contribuito a ...
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CHIÒ, Felice
Nicoletta Janiro
Nacque a Crescentino (Vercelli) il 29aprile del 1813. Rimasto orfano in tenera età, compì gli studi a Vercellì; si iscrisse poi all'università di Torino, dove si laureò [...] sopra una questione di algebra, in cui si precisa la regola di Newton per estrarre le radici di un grado qualunque dei binomi irrazionali senza dover risolvere equazioni complesse.
Nel 1853 pubblicò sempre a Torino un Mémoire sur les fonctions ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....