DE GRADO
Artemisia Abrami Calcagni
Famiglia di incisori probabilmente di origine fiamminga (Gori Gandellini) operanti a Napoli dalla fine del sec. XVII ai primi decenni del XVIII. Mancano gli estremi [...] nella collezione Mancini di Napoli).
Bibl.: oltre alla bibliografia in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XIV, p. 473 (sub voce Grado, de), cfr. G. Gori Gandellini, Notizie istoriche degli intagliatori, II, Siena 1808, pp. 84 s. (per Filippo); F ...
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Di Grado, Viola. - Scrittrice italiana (n. Catania 1987). Laureata in lingue orientali presso l’università di Torino e specializzata in Filosofie dell'Asia Orientale alla University of London, con il suo [...] romanzo di esordio del 2011, tradotto in dieci lingue, ha vinto il premio Campiello Opera Prima e il premio Rapallo Carige Opera Prima. A questo hanno fatto seguito i romanzi: Cuore cavo (2013); Bambini ...
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FERRARI DA GRADO (de Ferrariis de Grado, ex Ferrariis de Gradibus, Ferrarius de Gradu, Ferrari d'Agrate), Giovanni Matteo
Maria Muccillo
Nacque a Milano, sul cadere del sec. XIV, da Giovanni Ferrari, [...] università di Pavia: G. M. F. da G., in Minerva medica, XXXII (1941), 1, 19, pp. 464-468; R. Dondi, Consilium Mathei Gradi nondum Impressum Pro illustri duce Mediolani, in Atti e mem. dell'Accad. di storia dell'arte sanitaria, s. 2, VII (1941), 6, pp ...
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Successore (m. Grado 569) di Macedonio nel 557 circa, esponente dello scisma dei Tre Capitoli, resisté ai tentativi di Pelagio I che avrebbe voluto che l'autorità imperiale lo rimovesse dalla sua sede; [...] abbandonò però questa nel 568 per sfuggire agli invasori longobardi, rifugiandosi, con i tesori della sua chiesa, a Grado. ...
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Patriarca di Grado (sec. 11º); figlio del doge Pietro II, con l'appoggio del padre fu eletto alla dignità patriarcale. Attaccato (1023) da Poppone, patriarca di Aquileia, poté con l'appoggio del popolo [...] opporglisi vittoriosamente. Dopo l'esilio di suo fratello, il doge Ottone, O. preparò la riscossa e resse il ducato nell'interregno; lo cedette però quando Ottone morì ...
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Musicista (Pola 1854 - Grado 1929); studiò dapprima a Vienna e poi a Milano con F. Faccio; dal 1921 insegnò nel liceo musicale Tartini di Trieste. Compositore fra i più interessanti del secondo Ottocento [...] italiano, la sua produzione, prevalentemente operistica, venne sviluppandosi nel solco della tradizione tardoromantica di area centro-europea (B. Smetana, A. Dvořák) fusa con richiami ai modelli wagneriani. ...
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Poeta italiano (Grado 1891 - ivi 1985). Nel dialetto nativo evoca, spesso con modi insieme popolari e raffinati (dagli echi vagamente pascoliani), il piccolo mondo della sua terra, nel quale si riflettono, [...] con un tono che sempre più inclina all'elegia, i suoi affetti, affanni, travagli. Le sue numerose raccolte (tra cui: Fiuri de tapo, 1912; Cansone picole, 1927; Sénere calde, 1953; L'estadela de San Martin, ...
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CAPILUPI (Capilupi de Grado), Alessandro
Tiziano Ascari
Nacque a Mantova, probabilmente intorno al 1530, da Camillo e da Lucrezia di Antonio de Grado. Per disposizione testamentaria del nonno materno, [...] medico di corte e persona assai facoltosa, egli e i suoi fratelli assunsero anche il cognome de Grado. Ancora molto giovane si trasferì a Roma col fratello Camillo e insieme vissero presso lo zio Ippolito, ecclesiastico che fu poi vescovodi Fano, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto Sestan
Grado Giovanni Merlo
Ernesto Sestan si definì «cultore di studi storici» per connotare la propria «attività professionale» (Memorie di un uomo senza qualità, a cura di G. Cherubini, G. [...] e avendo con lui collaborato precocemente, sottopose a critica serrata e penetrante le convinzioni del maestro, che forse non la gradì o non accettò di tenerne conto: tanto che, tracciando nel 1973 un bilancio de Gli studi sul Medioevo nell’ultimo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Raffaello Morghen
Grado Giovanni Merlo
Nel suo itinerario di studioso e di organizzatore di cultura Raffaello Morghen visse stagioni diverse, passando dalla ricerca prevalentemente erudita e filologica [...] e avendo con lui collaborato precocemente, sottopose a critica serrata e penetrante le convinzioni del maestro, che forse non la gradì o non accettò di tenerne conto: tanto che, tracciando nel 1973 un bilancio de Gli studi sul Medioevo nell’ultimo ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....