Qual è il ruolo della filosofia trascendentale kantiana oggi, a più di duecento anni dalla pubblicazione della Critica della ragion pura? A rispondere sono alcuni studi neurocognitivi i cui risultati ci [...] incontro del soggetto con il mondo.
Senza le forme a priori di tempo e spazio, il soggetto non sarebbe in grado di conoscere ciò che gli è esterno poiché lo spazio, indicando l’estensione dei corpi, e il tempo, stabilendo successioni, consentono ...
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«Di che colore è il vestito? Bianco e oro o nero e blu?»
Chi ha una minima familiarità con i social network e la realtà di internet in generale probabilmente ricorderà queste domande, che assillarono [...] un’incertezza a causa di un intervento non univoco delle regioni corticali sovraordinate. Al momento non ci sono evidenze in grado di confermare il primo o il secondo indirizzo, anzi non è escluso che questi siano complementari e concorrano con pari ...
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La dimensione culturale del corpo consiste nella sua capacità di costituire un veicolo di significato, di diventare il soggetto principale di rituali, simbologie, immagini, all’interno di un contesto collettivo [...] che appartiene ad un dato contesto socio-culturale-antropologico adotta, in modo più o meno consapevole, comportamenti in grado di comunicare con il resto della comunità attraverso la sola immagine del proprio corpo; ciò che comunica sono significati ...
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Incontrata tra i banchi di scuola e abbandonata il prima possibile o apprezzata e perseguita, la matematica esercita su chi le si accosta un fascino (o una ripugnanza) particolare. Forse per il suo simbolismo, [...] condivisa tra matematica e fisica. Da una parte una teoria rivoluzionaria, dall’altra una formalizzazione compatta ed elegante, in grado di esprimere un contenuto concettualmente molto complesso in pochi simboli inequivocabili, almeno per coloro in ...
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Come stare al mondo nella sconvolta realtà del Novecento?
«Con non altri che te / è il colloquio». Così si apre Gli strumenti umani, la terza maggiore raccolta poetica di Vittorio Sereni (1913-1983), [...] assume anche un’accezione «limitativa e amara», in quanto pone l’accento su ciò che questi strumenti «non sono in grado di padroneggiare»: essi alludono anche ad una loro insita manchevolezza, rappresentano un’incolmabile distanza fra l’io e il mondo ...
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Un individuo si sveglia e si trova in un letto di ospedale. Viene visitato da numerosi medici che gli fanno molte domande: «Chi sei? Quanti anni hai? Dove sei nato? Conosci qualcuno che possa venire a [...] portato in quella camera di ospedale. Quando viene informato dell’accaduto, il criminale se ne meraviglia e non è in grado di rispondere quando gli vengono chieste le motivazioni che lo hanno condotto a tali azioni.
A questo punto sorgono spontanee ...
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Due teorie per spiegare l’esistenza umana, ai confini della fisica e della filosofia
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, in un orizzonte culturale che abbraccia insieme la fisica e la [...] esigenza logica, poiché con la parola “esperimento” possiamo intendere soltanto una procedura relativamente alla quale siamo in grado di comunicare ad altri cosa abbiamo fatto e cosa abbiamo imparato.
Questi studi sono iniziati nella città di ...
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Sono da pochi mesi trascorse le elezioni politiche e si è sentito molto parlare della legge elettorale, da parte di giornalisti, commentatori e politici, ognuno con un diverso punto di vista. Un normale [...] politico italiano. Se confrontata con la “prima repubblica”, ben rappresentata dall’immagine del calabrone pesante ma sorprendentemente in grado di volare, l’Italia dei nostri giorni appare sicuramente più “leggera”, ma in preda a grandi difficoltà e ...
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Uno squarcio si apre improvvisamente tra le mura domestiche e lascia intravedere una società cambiata nel profondo, una luce vivissima oltrepassa le pareti e illumina la scena, appaiono distintamente delle [...] , misteriosa, torbida (Il ricatto a teatro, 1970).
Soltanto un “teatro di parole” come quello della Maraini è in grado di raccontare il mondo femminile utilizzando la parola come lama letteraria che seziona la realtà nelle sue sfaccettature.
Lo ...
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Siamo nella sala d’aspetto di uno studio medico, è fine giugno ed entrambe le finestre sono chiuse. Una signora in abito accollato sospira e dice ad alta voce, guardando le finestre: «Fa davvero caldo, [...] specifico tipo di enunciato.
La realizzazione di un atto linguistico, perciò, comporta una riflessione quasi obbligatoria sul grado di impositività che l’enunciato comunica: se fosse troppo elevato, la relazione sociale con l’interlocutore potrebbe ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....
In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli altri o, più concretamente, il valore...
Comune della prov. di Gorizia (115,1 km2, in gran parte acque interne, con 8663 ab. nel 2008). Sorge su un’isola al margine della laguna a cui dà nome (Laguna di G.) ed è collegata alla terraferma da una strada che, su una striscia di sostegno...