Vissuto a Parigi durante un’epoca di grandi tumulti politici per la Francia del periodo post-napoleonico, Évariste Galois (1811-1832), nell’arco della sua breve vita, ha lasciato un’impronta indelebile [...] quoziente di due numeri interi, quelle che nel linguaggio comune vengono chiamate frazioni. Ad esempio, un'equazione algebrica di grado due è del tipo
e, come è noto, le soluzioni (eventualmente coincidenti) di tale equazione sono
osserviamo che ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] immerso e, infatti, anche nella sua opera la Sfinge è simbolo dell’ignoto. Se essa costruisce il mistero non è, però, in grado di penetrarlo: non conosce la soluzione all’enigma che pone. In questa prospettiva Edipo rappresenta il vero mistero, in un ...
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Le più recenti cronache inerenti ad importanti attacchi informatici hanno riportato in auge delle questioni di sicurezza informatica che sono degne di una peculiare analisi economico-giuridica, avuto riguardo [...] dei danni sistemici e dei problemi di tutela che sono in grado di generare.
Dalle violazioni dei sistemi informatici possono infatti discendere danni e correlati profili di responsabilità, le cui conseguenze economiche raramente si dispiegano sull’ ...
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L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] sia intracosmico che extracosmico ed ebbe forti ripercussioni da un punto di vista etico: la natura fu ridotta a un organismo in grado di provare passioni, come la paura e l’odio del vuoto (da cui la locuzione latina horror vacui). Inoltre, questa ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] reale e tangibile.Nel suo senso antropologico, il dolore si manifesta nell’estrema concretezza di un'esperienza in grado di produrre quella discontinuità necessaria a rompere il ritmo abituale dell'esistere e a trasfigurare sotto una rinnovata luce ...
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L’argomento di Searle si prestò a numerose obiezioni e ad un ampio dibattito. In base a cosa attribuiamo la comprensione del linguaggio all’uomo? Una delle risposte possibili potrebbe essere che, grazie [...] al nostro apparato senso-motorio, siamo in grado di denominare oggetti e applicare ad essi dei nomi. ...
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[leggi la prima parte]
Ogni anno muoiono in media 25 lingue, una ogni 15 giorni. L’UNESCO stima che per la fine del XXI secolo sopravviveranno circa un decimo delle quasi 7000 lingue oggi esistenti. [...] – esattamente come fece nell’epoca pre-babelica.
Ciò considerato, continua Crystal, «un mondo in cui ognuno sia in grado di parlare almeno due lingue – la sua propria lingua etnica e la lingua franca internazionale – è perfettamente possibile, e ...
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Il vento rappresenta uno degli elementi più importanti nella filmografia e nella produzione artistica di Miyazaki. In esso si condensa il malinconico senso del divenire, che è anche consapevole percezione [...] là della loro – terribile – funzione primaria, quella di essere dei velivoli militari, costituiscono delle opere d’arte in grado di sfidare l’incedere del divenire. Mentre incombe la Seconda Guerra Mondiale e la distruzione del Giappone, l’ingegnere ...
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Siamo soliti pensare all’italiano, e alle lingue in generale, come a blocchi compatti le cui regole sono rigidamente stabilite dalla grammatica. Da questa prospettiva, la frase che funge da titolo di questo [...] di remoteness, cioè in tante forme di passato. In italiano standard – tra forme semplici e trapassati – il sistema prevede almeno 4 gradi e questa caratteristica è attestata in sole due altre lingue nel mondo (Grandi 2019: 71) ed è dunque un tratto ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] scena di un teatro, poco prima che cali il sipario
Se la prosa di solito usa la parola come uno strumento in grado di restituirci le immagini, le sensazioni, le idee nel modo più chiaro possibile, è caratteristica della poesia sfruttare al massimo ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....
In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli altri o, più concretamente, il valore...
Comune della prov. di Gorizia (115,1 km2, in gran parte acque interne, con 8663 ab. nel 2008). Sorge su un’isola al margine della laguna a cui dà nome (Laguna di G.) ed è collegata alla terraferma da una strada che, su una striscia di sostegno...