Con il termine comparativismo si intende l'attività di ricerca che si fonda sull'approccio comparativo allo studio di fenomeni distinti, separati gli uni dagli altri nel tempo e/o nello spazio. In alcuni [...] sono prodotti. Se ben applicato, il c. dovrebbe essere in grado di spiegare le ragioni delle somiglianze (per es., la comune filiazione ., l'assenza di una gerarchia sociale di origine feudal-nobiliare) che si rivelano tali solo nel confronto con l' ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] gran numero di malfattori e ribelli, anche di rango nobiliare. Non gli fu invece mai possibile occupare Ferrara, La generosità con cui usava retribuire i componimenti a lui graditi era sbalorditiva: per un carme laudatorio Angelo Colocci ricevette ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] s'uniscono, il 20, gli effettivi del duca di Milano, è in grado di indurre Colleoni a desistere dall'assedio di Imola. Vani, però, gli e perciò sempre rinchiuso in quello studiolo al piano nobile del palazzo tra i vani domestici (guardaroba e camera ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] sua Maestà li ha fato optima ciera".
Una svolta di centottanta gradi rispetto all'arrivo di Renata di Francia, la notte del 30 fatto accasare una sua sorella vedova d'un nobile di Ferrara ad un non nobile ferrarese (ma si dubita sia questo il vero ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] sulla guerra contro Arezzo del 1288-89, dalla quale "i nobili e grandi cittadini" erano tornati "insuperbiti" (nel racconto della sono più d'una.
Il pubblico dei lettori in grado di ricevere il messaggio implicito nel racconto della divisione del ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] fatto, alcuna persona, tra precettori e sacerdoti, che fossero stati in grado di svegliare, d'infiammare la sensibilità di quell'animo e la della giurisdizione feudale. I feudi appartenenti a nobili di nazionalità "estera" avrebbero dovuto essere ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...]
Se, come riteneva il B., con chiara percezione dei gradi d'intensità di un sistema agrario, fertile èun suolo "atto ,una casta, a suo dire, sciocca e ridicola quanto i nobili erano ignoranti (cfr. la sua Véritable réponse),tributaria del potere ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] dal ricordo del 1459, F. cadde in preda alla melanconia mista a panico. Non era in grado di dire fino a che punto si era allargata l'ostilità, quali nobili, alla fine, avrebbero sguainato la spada contro di lui, né aveva fiducia in un eventuale ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] del mondo per immaginare che la si possa portare al massimo grado di esattezza" (Estratto del Trattato sulla natura umana).
L' ricercò nella conquista franca i titoli della libertà nobiliare, teorizzò una società patriarcale e sottopose vari progetti ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] ed esplicito collegamento ricercato dal D. con il ceto nobiliare locale (agli Avoscani fu affidato Agordo, ai Doglioni gli altri, due aspetti importanti della vita cittadina in grado di influenzare l'attività politico-amministrativa del Della Scala. ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...
signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. In passato, con accezione generica (come...