passeri, pettirossi e corvi
Giuseppe M. Carpaneto
La voce della maggioranza
Il grande ordine dei Passeriformi comprende circa 5.900 specie, ripartite in quasi 2.000 generi e sparse in tutti i continenti. [...] è fondata sulla trasmissione delle esperienze di generazione in generazione. Ciò avviene soprattutto nelle forme sociali come le taccole e i gracchi, in cui si può dire che ogni popolazione ha la propria cultura.
Alcune specie, come la gazza e la ...
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tribunato Nel diritto pubblico romano, denominazione di varie magistrature, le cui funzioni erano in origine in connessione con le tribù (➔). I tribuni della plebe erano i rappresentanti della parte plebea [...] , a partire dalla metà del 3° sec., il diritto di convocare il senato. Un rigurgito rivoluzionario del t. si ebbe dapprima con i Gracchi (133-123 a.C.), poi con Saturnino e Glaucia (inizio del 1° sec. a.C.), allorché si cercò di porre l’istituto al ...
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SCIPIONE Nasica, Publio Cornelio (P. Cornelius P. f. Scipio Nasica)
Alfredo Passerini
Console nel 138. Nel 149 fu tra i legati che ricevettero in consegna da Cartagine le armi dopo la resa. Non riuscì [...] di possessore di molte terre demaniali; ma certo egli era avverso al demagogismo per natura e per educazione. Quando Ti. Gracco cercò di farsi rieleggere tribuno, mentre il Senato era incerto e il console P. Mucio Scevola si opponeva all'uso della ...
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SAVINI, Savino
Roberto Balzani
– Nacque a Bologna il 1° ottobre 1813 da Carlo Antonio e da Teresa dei conti Carati.
La famiglia apparteneva al milieu notabilare di tendenze napoleoniche. Il padre diresse [...] non è quella del Vangelo, ma nasconde quella di una nuova scuola politica», propugnante «una nuova legge agraria ideata dai moderni Gracchi» (p. 84). In realtà, La Parola era un foglio non certo infiltrato da idee sovversive e tantomeno dal comunismo ...
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Console negli anni 502, 493 e 486 a. C., e il solo membro a noi noto di una gens Cassia patrizia. Nel suo primo consolato avrebbe vinto i Sabini, gli Aurunci, nel 501 (per Dionigi nel 498) egli fu maestro [...] agraria per impadronirsi del potere; i particolari del racconto negli annali sono invece presi dalle agitazioni del tempo dei Gracchi e di Druso. Col peculium del figlio, il padre avrebbe consacrato a Cerere una statua di bronzo; altri dicevano ...
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Scali, Giorgio
Carlo Varotti
Figlio di Francesco, pur appartenendo a una famiglia aristocratica era stato dichiarato popolano, ed ebbe così accesso alle magistrature (fu gonfaloniere di giustizia nel [...] popolare da parte di un principe, e l’atteggiamento di un «cittadino privato» (come lo S., e come i Gracchi a Roma) che, dopo aver adottato una politica demagogica, si illude («dassi a intendere») di poter indiscriminatamente usare l’appoggio ...
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SALLUSTIO, Gaio Crispo (C. Sallustius Crispus)
Gino Funaioli
Storico romano, un Sabino di Amiterno, nato nell'86 a. C. e morto secondo ogni verosimiglianza nel 35, quattro anni prima di Azio. La sua [...] che è nato, ci siano o no influssi di concezioni greche, dalla realtà romana ed ha i suoi antecedenti nel pensiero dei Gracchi. L'altra epistola, diretta a Cesare oramai padrone di Roma, si appunta già essenzialmente sul motivo che poi per lo storico ...
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patrizi e plebei
Tommaso Gnoli
I conflitti sociali nella Roma antica
Lo scontro tra patriziato e plebe caratterizzò il periodo più antico della storia di Roma. I patrizi erano i membri di quel ristretto [...] di poter eleggere propri rappresentanti nelle magistrature, i tribuni della plebe (i più importanti furono i due fratelli Gracchi). Alla metà del secolo fu inoltre stabilito che le leggi, scritte, fossero sottratte all’arbitrio dei patrizi: si ...
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POLIGONALE, OPERA
Giuseppe Lugli
. Si chiama in questo modo, con nome convenzionale moderno, quel sistema antichissimo di costruzione, che consiste nel sovrapporre massi enormi gli uni sugli altri, [...] Sabina mostra un legamento perfetto fra l'opera poligonale dell'esterno e l'opera incerta dell'interno, datando perciò ambedue all'età fra i Gracchi e Silla, cioè fra il 120 e l'80 a. C. L'acquedotto di Angizia sul Fucino, è dell'età di Claudio.
Per ...
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SCAURO, Marco Emilio (M. Aemilius M. f. Scaurus)
Mario Attilio Levi
Console nel 115 a. C., nato circa il 163-162 a. C. da famiglia patrizia e già illustre, ma poi decaduta e solo con lui ritornata ai [...] 1909, p. 1 segg.; P. Fraccaro, Scauriana, in Rend. dei Lincei, s. 5ª, XX (1911), p. 169 segg.; id., Studi sull'età dei Gracchi, in Studi storici per l'ant. class., n. s., I (1912), p. 51 segg.; E. Pais, Dalle guerre puniche a Cesare Augusto, I, Roma ...
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gracchia
gràcchia s. f. [lat. tardo gracŭla, femm. di gracŭlus. «gracchio»]. – Forma ant. o letter. per gracchio1; in senso fig., ant., chiacchierone, ciarlone.