Comune della prov. di Bari (174,3 km2 con 54.508 ab. nel 2019), situato a 118 m s.l.m. al margine settentrionale della conca di Bari. Noto per i suoi oliveti e vigneti, e per l’industria derivata. Altre [...] Neolitico, Butuntum fu un importante centro peuceta; dal VI secolo le relazioni con alcune città della Magna Grecia, soprattutto Taranto, permisero alla città una rilevante crescita economica. Successivamente B. divenne oppidum della provincia romana ...
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POMPA (πομπή, pompa)
L. Franchi
E. Paribeni
È termine greco, ed è morfologicamente un nomen actionis da πέμπω, mandare, inviare. In Omero (Il., ix, 438) la parola πομπή ha infatti il significato di [...] (Journ. Hell. St., i, 1860, tav. 7). Da queste tre rappresentazioni si possono già trarre alcuni elementi essenziali della p. greca: oltre alla vittima a cui sono sempre addetti uno o più personaggi per guidarla al luogo del sacrificio, non manca mai ...
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Vedi CNOSSO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CNOSSO (Κνωσός, Cnossus)
L. Banti
Antica città dell'isola di Creta, nel Mediterraneo orientale, famosa e potente in età preistorica, durante il fiorire della [...] preceduto da un vano di culto Tardo Minoico I. Alla fine del Tardo Minoico III l'area del palazzo fu abbandonata. In età greca classica un piccolo tempio fu costruito al disopra dal propileo S.
b) La città. - Non ne è mai stata fatta un'esplorazione ...
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FRANCAVILLA MARITTIMA
F. Parise Badoni
Ripetute campagne di scavo condotte negli ultimi anni, hanno messo in luce, ai piedi delle colline che limitavano a N-O la piana di Sibari, resti di una cultura [...] ; G. Foti, Scavi e scoperte in Calabria, in Klearchos, V, 1963, p. 155 ss.; id., in Atti III Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto 1964, p. 177 ss.; id., in Atti IV Convegno, ecc., 1965, p. 147; P. Zancani Montuoro, ibid., p. 211 ss.; G. Foti ...
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DIESPATER, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo falisco il cui nome è stato derivato dall'iscrizione (insolitamente posta su una stretta striscia sopra la pittura) dello stàmnos 1599 del Museo di Villa Giulia [...] , quando è più forte la vicinanza dei modelli attici ed il disegno è eseguito con la linea a rilievo come in Grecia. Allo stàmnos già nominato si aggiunge lo stàmnos 16oo del Museo di Villa Giulia, con la replica dello stesso soggetto: entrambi ...
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Vedi TRIPODE dell'anno: 1966 - 1997
TRIPODE
P. D'Amelio
La parola, che nell'uso moderno può indicare sia recipienti che sostegni a tre piedi, è già testimoniata in età micenea da due tavolette in scrittura [...] 118-119; L. Banti, Bronzi arcaici etruschi: i tripodi Loeb, in Tyrrhenica, Milano 1957, p. 77 ss. Si veda inoltre: P. Amandry, Grèce et Orient, in Études d'archéol. class., I, 1955-56, p. 3 ss.; id., Chaudrons à protomes de Taureau, in The Aegean and ...
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KARLSRUHE, Pittore dello skiphos di
S. Stucchi
Ceramografo attico che prende nome dallo skỳphos decorato a figure nere del museo di Karlsruhe, n. B 3048, proveniente dalla Beozia. Esso reca, due volte [...] inizî del V sec. a. C. Gli sono attribuiti sicuramente due altri skỳphoi a Dresda: ZV 1681 e ZV 2957 (dalla Grecia), con la stessa rappresentazione due volte ripetuta, di Dioniso con satiri e menadi. Altri vasi hanno uno stile molto vicino al suo ...
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Arte
Disegno, pittura, scultura che riproduce più o meno fedelmente un’opera d’arte.
Il complesso fenomeno della c., legato alla fortuna di un artista o di un’opera, rientra nella storia del gusto e del [...] sorgere di collezioni come quelle di Pergamo e di Alessandria, e si accresce dopo la conquista romana della Grecia. Fra i capolavori greci più copiati sono quelli di Prassitele e Lisippo. Raramente le c. antiche derivano da calchi; presentano invece ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] parla dell'arte b. in termini tutt'altro che lusinghieri, più che altro per ingigantire i meriti dei discepoli italiani: i Greci "più tosto tignere che dipignere sapevano", usando solo "le prime linee in un campo di colore", e tutto quello che erano ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] di cavalli, non sono ex voto occasionali, ma le proprie immagini della grande divinità del luogo. È normale infatti per i Greci dare agli dèi gli aspetti più alti che possano incontrarsi nel mondo umano: e per lunghi secoli dopo l'età eroica il ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....