Letterato e bibliografo (Bordeaux 1807 - ivi 1896); autore di La France littéraire au XVe siècle (1865), di lavori su Rabelais, su Goya, editore di testi, traduttore della Legenda aurea di Jacopo da Varazze, [...] ha dato utili supplementi al Manuel du libraire di J.-Ch. Brunet (1878-80) e ai dizionarî degli anonimi di A.-A. Barbier e degli pseudonimi di G.-M. Quérard (1889). È stato uno dei collaboratori della ...
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Scrittore spagnolo (Barcellona 1918 - Madrid 1974), segretario della rivista Clavileño, nella quale ha pubblicato articoli su B. Pérez Galdós e R. M. del Valle-Inclán. Tra le sue opere sono da ricordare: [...] Después del desenlace (1945); Libro de Madrid (1949); España en sus episodios nacionales (1954); Cartas a mi hijo (1961); Goya y su España (1969). ...
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Scrittore tedesco; bandito dalla Germania, visse in Francia (1933-36), Russia (1936-37), di nuovo in Francia dove fu internato (1940) dal governo di Vichy; liberato nel 1941, si trasferì negli Stati Uniti; [...] il 21 dicembre 1958.
Fra le opere recenti più significative si ricordano Der falsche Neron (romanzo, Amsterdam 1936; trad. it., Torino 1955), Goya oder der arge Weg der Erkenntnis (romanzo, Darmstadt 1951); Jefta und seine Tochter (romanzo, 1957). ...
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Michon, Pierre. – Scrittore francese (n. Châtelus-le-Marcheix 1945). Tra le figure più interessanti della letteratura francese contemporanea, ha esordito nel 1984 con il testo Vies minuscules (1984, prix [...] stesso filo espositivo si muovono Maîtres et serviteurs (1990; trad. it. 1990), storia della vita e dell’opera di Van Gogh, Goya, Watteau e Lorentino, e Rimbaud le fils (1991; trad. it. 2005), in cui lo scrittore ricostruisce quasi intuitivamente la ...
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Scrittore e umorista spagnolo (Madrid 1881 - Buenos Aires 1963), favorito da una facilità di linguaggio che raggiunge il virtuosismo e da una vena ricca, colorita e funambolesca. Da uno dei primi libri, [...] . Ha scritto anche biografie (Azorín, Mi tia Carolina Coronado, Lope de Vega, Valle-Inclán, Quevedo), libri d'arte (Goya, El Greco, Gutiérrez-Solana, Picasso, ecc.), qualche opera di teatro (Los medios seres), un'ampia autobiografia (Automoribundia ...
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Incisore e scrittore, nato a Cupramontana (Ancona) l'8 febbraio 1892. Frequentò da giovane, con le accademie di belle arti, a Roma, a Siena, a Firenze, i corsi universitarî di lettere e di medicina. Combattente [...] di Roma, Milano, Torino, la Bibliothèque Nationale di Parigi, ecc.
Da un gusto naturalistico formatosi sulla tradizione che da Rembrandt a Goya giunge ai migliori dell'Ottocento, l'arte del B. si sviluppa in un impressionismo da diario segreto, in un ...
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Scrittore, critico d'arte e filosofo (Barcellona 1882 - Villanueva y Geltrú, Barcellona, 1954). Diresse il movimento intellettuale di Catalogna (il cosiddetto "novecentismo"), scrivendo, in catalano, il [...] , ha scritto: Poussin y el Greco (1922), Tres horas en el Museo del Prado (1923; trad. it. 1948), L'art de Goya (1928), Pablo Picasso (1930), El barroco (1943, trad. it. 1945). Discepolo, in Francia, di Boutroux e Bergson, nel 1947 pubblicò El ...
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(App. III, I, p. 339)
Scrittore spagnolo. Membro della Real Academia dal 1957, e senatore nelle prime elezioni democratiche (1977), ha ricevuto il premio Nacional de Literatura nel 1984, il Príncipe de [...] cui, sulla scia dei modelli proposti nel romanzo ''picaresco'' da Quevedo e, nell'ambito della pittura, da Goya, viene offerto un ritratto formalmente improntato alla satira, ma inquietante e intimamente tragico nella sostanza. Vísperas festividad y ...
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Storico dell'arte, critico musicale e saggista italiano (Reggio Emilia 1906 - Corte di Mamiano, Parma, 1984). Laureato in lettere all'univ. di Roma, dove è stato docente di storia dell'arte medievale e [...] di Omero (1984). Nella sua casa di Corte di Mamiano raccolse preziose opere d'arte antica (Dürer, Tiziano, Goya, ecc.) e moderna (Monet, Cézanne, Severini, Burri e, soprattutto, Morandi), nucleo della Fondazione Magnani Rocca, istituita nel 1977 ...
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sologamia s. f. La pratica di una sorta di matrimonio con sé stessi, al quale si attribuisce il senso di una presa di coscienza di sé e della propria autonomia. ◆ Candidato a 8 premi Goya, il film piace perché Bollaín tiene a distanza le romanticherie,...
maja
‹màkħa› s. f., spagn. [voce pop. di origine incerta]. – Popolana, donna di classe sociale modesta che affetta eleganza (è propriam. il femm. di majo «popolano elegante»); la parola è universalmente nota perché compare nel titolo di due...