Gli uomini sono così necessariamente folli che il non esser folle equivarrebbe a esserlo secondo un’altra forma di follia. Pensées di PascalMichel Foucault scrive Storia della follia in età classica come [...] aspetti tragici si oscuravano progressivamente».Ciononostante, l’esperienza tragica resiste ancora nelle opere di Sade e di Goya, come testimonianza dell’arbitrarietà della coscienza critica della follia. È la stessa coscienza tragica delle ultime ...
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sologamia s. f. La pratica di una sorta di matrimonio con sé stessi, al quale si attribuisce il senso di una presa di coscienza di sé e della propria autonomia. ◆ Candidato a 8 premi Goya, il film piace perché Bollaín tiene a distanza le romanticherie,...
maja
‹màkħa› s. f., spagn. [voce pop. di origine incerta]. – Popolana, donna di classe sociale modesta che affetta eleganza (è propriam. il femm. di majo «popolano elegante»); la parola è universalmente nota perché compare nel titolo di due...
GOYA (A. T., 160-161)
Città dell'Argentina, nella provincia di Corrientes, situata a 30 m. s. m. a breve distanza dalla sponda sinistra del Paraná. Fu fondata nel 1807 e conta circa 16.000 ab. (1925). È attivo centro commerciale; attraverso...
Pittore e incisore (Fuendetodos, Saragozza, 1746 - Bordeaux 1828). Dopo aver frequentato, dal 1760, lo studio di J. Luzán y Martínez a Saragozza, nel 1766 si recò a Madrid, dove studiò a fondo le opere di D. Velázquez, conobbe G. Tiepolo ed...