GREGORIO XII, papa
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, figlio del patrizio veneziano Nicolò di Pietro e di una Polissena, si ritiene nato verso il 1335 in Venezia. Alla data di nascita si risale in via [...] si era sottomessa al re di Francia e in città come governatore si trovava il duro e irruente maresciallo reale Jean Le e poi capitano generale di una consistente quota delle milizie pontificie. Anche per Gabriele Condulmer, figlio di una sorella di ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] allora impegnati nella riforma degli abusi ecclesiastici. Per quanto il legato pontificio a Trento, cardinale G. Morone, esortasse il giovane E. a perseverare nel governo dei suo vescovato di Ferrara per non alimentare le critiche dei prelati ...
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Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] si mantenne fedele alla linea di ferma intransigenza nella difesa dell'ortodossia anche nell'ultimo periodo del suo pontificato, quando il governo di Ravenna e lo stesso Senato di Roma, prima, e le autorità religiose e civili di Costantinopoli, poi ...
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GRIMALDI, Girolamo
Gino Benzoni
Secondogenito di Francesco Maria di Raniero di Tommaso, uomo politico, grosso proprietario immobiliare e intraprendente operatore commerciale, le cui nozze, del 14 febbr. [...] soddisfazione ché, come egli stesso scrive l'11 maggio al proprio governo, "la nuova della gran catastrofe di Baviera" appresa il 2 III e il papa: da un lato il "rifiuto" pontificio della "preconizzazione del vescovo di Potenza", dall'altro - come ...
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BENEDETTO XI, papa
Ingeborg Walter
Nacque nel 1240 a Treviso, da Boccassio e da Bernarda che gli imposero il nome di Niccolò. Il padre, che esercitava il notariato, era di umilissime origini e, a quanto [...] ducato di Spoleto, il brissinense Teobaldo Brusati rettore di Romagna. Vari altri trevigiani furono insediati nel governo di città e terre pontificie. B. XI volle anche rafforzare i poteri dei suoi rettori limitando le autonomie locali. Conseguenze ...
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GALLARATI SCOTTI, Tommaso Fulco
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 nov. 1878 dal duca Gian Carlo e da Luisa Melzi d'Eril. Compì gli studi medi presso l'istituto Boselli e il libero liceo A. Manzoni. [...] impedendo il rinnovamento morale della società. Dopo il divieto pontificio (28 luglio 1906) fatto ai preti di iscriversi all presidente del Consiglio De Gasperi.
L'incontro fra i due capi di governo, De Gasperi e C.R. Attlee (13-14 marzo 1951), ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] nunzi della S. Sede. Questi saggi di eloquenza sono documenti anch'essi: la parola è uno strumento di governo. Poco dopo il pontificato di C. VI anche i principi francesi vi fecero costantemente ricorso nelle loro polemiche.
L'appello ai parenti e ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] spirituale. La sua applicazione fu condotta con zelo dal governatore Ludovico Birago, mentre il G. opera in Francia, dove si reca dal Piemonte con quattro compagnie di cavalli assoldate con denaro pontificio e con sei compagnie di fanti, cui - una ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] concesse all'insigne abbazia di Corbie, allora sotto il governo di Oddone, la conferma dei suoi possessi e privilegi. Provenza, Carlo. Purtroppo un aspetto così importante del suo pontificato a malapena trapela dal pochissimo a noi giunto di quanto ...
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MALATESTA (de Malatestis), Sigismondo Pandolfo
Anna Falcioni
Figlio naturale di Pandolfo (III) e di Antonia di Giacomino dei Barignano, nobildonna lombarda, nacque a Brescia il 19 giugno 1417.
Morto [...] , del 19 ag. 1444, contro l'esercito pontificio lo congedò in malo modo, accogliendo invece al Falcioni - R. Iotti, Rimini 2002, pp. 137-210; A. Falcioni, Il governo consortile di S.P. (, in Malatesta Novello nell'Italia delle Signorie, a cura di ...
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pontificio
pontifìcio agg. [dal lat. pontificius «del pontefice» (nel sign. classico della parola)] (pl. f. -cie). – Del sommo pontefice, del papa: autorità, dignità p.; sede p. (o Santa Sede); bolla p.; legato p. (v. legato2); palazzi p.,...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...